lunedì 14 dicembre 2009
Desideri che catapultati ancora fanghiglia muraglioni
e ti alzi presto alla mattina.
altre voci , rincorrono , si insinuano, fanno, fanno loro fanno come se fosse un loro mondo il mondo vero che si interroga sul perchè e da risposte come se fossero maghe magie e puttane.
Yeag.
Ed è così certo che sia così perchè tutto fa convincere e d evincere che sia cosi.
quindi perciò le discese, pontili saltati, uova stramazzate,tu che ti rintani dietro alla macchina e godi degli spilli che lacerano la gomma e il pelo e s'urlano "ognun quì dentro fa quel che vuole".
Ma non è quell'immagine,
sono credenze che si credono
e credendosi si rivestono.
L'anta non si rassicura del fatto che non vedendo il sole possa restare aperta se si duole e commuove rimane chiusa
sembra sembra sembra e l'identità sparisce, laconica immersa nel tornado
strappando via ilculo ai fratellini
"se apro il tendone e vedri la mostra è il culo impalato che ti mostra la saga dei suoi decenni di vita rappresi in gocce d'orzo cointreau amardolce.
r basta
e basta
casa senza pareti
giovedì 1 ottobre 2009
Ancora una volta il muro del suono
nulla.
Impotenze sui muri, mentre euforie d'ecchimosi vecchie disertate allungano le nostre strade, come se fossero gelatina di gomma, appesa alle nostre speranze , ai nostri cataloghi derivati dalle lumache.
"Psicofarmaci dai colori strani"
e a piede libero , mi dicevi questo a tutta voce , se richiedessi un viaggetto lo farei ma solo se tutte le colpe sarebbero svanite
e mentre nel giovedì primo d'un ottobre ancora più catastrofico delle prime ghiacciate siberiane
"mi distrugge il fatto che tu stia così"
e tu " eh..è la vita"
non mi ripiega. Assidera anche se sono mutilato psicologicamente, continuo tremante il percorso .
Mi riconosci ancora?
E' tutto sbagliato
E' tutto giusto
E' tutto normale.
Oggi piove,
tutti nella grotta
a fumare.
Hombre.
domenica 12 luglio 2009
Esistenzialismo
La testa vola tra la crudeltà dei mezzi oggettivi che intercendono nel detestare la situazione e complicano il dipanare delle negatività.
Quindi una sorta di nudità ma non più nemmen quella.
Sento già l'odore del mare e questa cosa, come negli altri anni, come negli altri blog passati, mi fa sentire a disagio e non per questo mi si trova incazzato ma mi si trova incazzatura nel ritrovare
certe cose ancora non cambiate.
Sarà solamente un momento, ma se v'è questa cosa.
Non sono libero.
Libero non è roba . E' la vera ribellione.
Che parte da se stessi, all'attenta analisi delle proprie colline o montagne scoscese, per poi dipanare tutto questo all'esterno , non modificato ma limato (e tutto questo va bene se nel guardare la gente o le strade o anche gli alberi, non si prova estraniamento).
Mi sfiora, l'idea della paura e della reazione cattiva contro se stesso (non voglio scrivere)
. MA non mi interessa, ho già vinto.
Solamente che non mi trovo pace anche nel più autunnale equilibrio.
Saranno Gesta, sarà la fine del ciclo.
Ma veniamo all'analisi,
Gesta: non è che la figlia dei gesti, quindi di una forzatura magari di un essere che non è sempre quello che cambia , ma non per fatto di convenienza ma per fatto che qualsiasi cosa cambia anche di poco nel giro di pochissimo. Con questo non metto in dubbio nulla.
Ma parlo degli stati d'animo (mi si fraintenda pure , se conviene e convenga).
2) Fine del ciclo: un ciclo di azioni, di momenti s'appresta per terminare con un grosso slancio, stacco di invisibile materiale, presente veicolo (ancora percepito come ricordatore di vecchie insicurezze pur nella consapevolezza della fiducia ).
Questa non è analisi , cos'è?
Mi si appresta a cambiare il pensiero o la stato o lo stato d'animo?
Quindi un'anima senza stato è per forza patologia schizoide, perchè divisa in frammenti e quindi prettamente schiavista e schiavizzante?
Bom, gira la testa
gira sul collo
e per poco barcollo.
Piaccia o non piaccia
questa è proprio la mia faccia.
Enigma
non è esistenziale.
E' drammaticamente vuoto d'autore.
L'autore dov'è?
chi è ? che fa?
lasci spazi o li riempie con cose che devono riempire o di concetti di cui la coccinella non ne scivola via?
Oddio
rigira di nuovo.
Guardo e seguo l'odore della sensazione che proviene dalla strada.
mmmh.
mercoledì 10 giugno 2009
sFamagus
Una donna appigliata alla colonna
a metà della colonna,
una rivolta tetraplegica
metafisica
chiusa borsa
..
anche ora che
l'asse da stiro
si fonde con la sigaretta
ed inquino la nomea degli ufo
ti addormenti
e sento
nonostante milioni di pavimenti
il tuo odore filtrato da elettricità
sempre
ponti distrutti
strattonandoti
vetrine interiori
venerdì 5 giugno 2009
Costanti spettri di morti ,mentre guido
Nello specchio non vedo più, non solo la verità
quella del mattino, del pomeriggio, dei tremolii d'angoscia, dei risvolti della tavola, dei cocomeri sopra plastificati ne d'un sorriso al bordo della piscina o dell'oceano
ma oltre il viso che di viso poco più d'un accattonaggio (anatema d'un retaggio della conseguenza di tali fermenti violenti furiosi)
scorge un cammpo di maggese, il sole brillante che non contento di brillare a se stesso, brucia gli ultimi enfiati, rimasugli di carne e prurigine.
Disteso ti vediamo, con lacrime di pensiero
pieno di adagiatezza, mentre urliamo scalpitiamo come zoccoletti di legno
sulla spianata della tua fronte.
Pulsa quella vena sulla tempia,
riporta ad antichi fasti di vitalità
nefasti giochi autodistruttivi latenti
(non s'è mai accorta d'essersi così infibulata che s'è resa irrevocabile, rage)
ma senza nessuna effettiva evocazione
a darle forza
solamente vaghi ricordi che sembrano lontani
ed ora sulla riva di questo laghetto
il sole terso ,candeggiato
si rispecchia nei silenzi d'introspezione.
L'impeto di vergogna
pervade perverso
con un brivido alla schiena
il mortale autodistruttivismo
la totale assenza di vero incendio
caratteriale
d'un muto.
Per cieca fortuna
non può parlare
per non dire più
ma parlare solamente,
all'insieme di tutte le lune
all'addiaccio della notte
si preparano le gonfie borse
sonnolente al riflesso dello stagnetto
piccolo malnauseato mondo
barocco del provinci-a. --ale
e sputa
residui
tabacco incenso e volgo
spireuditico
"fermati
caccendi e naviga queste foglie
che al primogenito fischio di vento
porta respiro
l'unilaterale ,
in cui avvizzite
percorso
con funamboliche ali spiccano
fissando
senza suono
il passare
..e nel mentre perde un cappello, luminare"
Ma..ammettiamo che io mi sia sbagliato....
no no no no
aspetta....
"un silenzio di fronda"
shhhhh insopportabile esistenzialista
shhhh porco traditore..
odi il silenzio dell'avere?
vero che rinchiude??
shhhhh non strepitare
ti rimetterò fra gli altri capelli
...ma ammettiamo..
ti si ritorce contro....
che mi sia oltraggiatao.
contraddetto loquace
comare
scalmanata
Di più e ruotano
angustie
due o tre passi
sulla sabbia ipocrita
e strapiove.
E' notte , dimentico
domani
volgare disattenzione
dell'indicibile mutezza
palmare
Shh non strepitare
distenditi
e mongolfiera diverrai
ho la vista tremante
da poco sangue alla giugula
l'ora del lupo è giunta
manicomio encomiante,
per un muto che ode voci
parlare?
ci vedi vi vedi ci vedi ci vedi viciv ici cie veidi celo ci vedi glaubrante gla
Claro.
domenica 31 maggio 2009
Frattumiera
domenica 24 maggio 2009
Vani smarriti soffi rauchi versi
notizie di strascischi
perdonami se ogni tanto ti pesterò i piedi,
grazie per la recluta squattrinata puntellata che mira ad oltranze non lontane yarde monitori deretani amabasciatori formicolano
senza una fine delle gesta.
Sbandati" la battuta
che m'è stata
basta con questi urliii
dov'è nostro figlio ?
notizie di nostro figlio
notizie di nostro figlio
"non sei cambiato"
ci sono quà io , prendi l'altro medicalo,
caga sulle scale
come stà il bambino
rita nostro figlio!
non sei cambiato
non cercavo qualcuno con cui parlare
ma qualcuno a cui poter dire
non parlavo a nessuno da tan .
glaziosa puttanaa scalza deficiente
si sballanzola il cesareo
per questo grande anfitrione senza una posa
ma come una malconfezionata spazzina
deambulante
mi ricuce le vergogne
mi riporta all'infanzia
mi custodisce
le carte del morto.
A noi piangendo
se non è vanità, che cos'è Amore?
se non è amore
allora chi sarà?
Pruriscono le fallaci overture falliche
sono senza una posta al gioco del mittente
ed inginocchiato davanti
a me stesso
nel sordo della veglia
domando
"ti basta una serva?"
rise ingoiando un sasso, perciò granuloso come ghiaia e e frantumando denti
e girando alcool
"ti basta una serva?"
"una serva basta e avanza e se non c'è il garzone del fornaio e se anche il garzone del fornaio non durasse, c'è il fornaio in persona" Signor j
NON TI BASTA MAI , SE STASERA NON VADA IO AL TUO POSTO IN BARCA con la
e i maiali in santi
che mi ringraziano e vadano a letto
putrefatti
hanno paura di rincoglionire senza prestigio.
"era per stasera nevvero?"
non sono io , lui è di là,
non è più quà
in mobilità
han fatto bene a venire
cosa ti fa male"
spero tu possa morire vigliacco
lui non è quì signora.
"ripassate domani signorotta"
"STRONZO!"
e messosi a brandire se stesso
come di mascella d'asino
cambiamo i fiori
e dormi
almeno che non sia anche senza me
la camomilla,il prato.
L'ultima a cadere,
dormi
la testa è mia,
non la mia è quì nel reliquiario
e dove nulla va male come l'illusione
dormi senza andarsene
il morto
ma lui la pensa insieme
che non vivono insieme e
i papaveri
-basta il pensiero-
quei due a cavallo
lei aspetta il mazzetto di fiori
al collo
e color di fungo
il nostro amore
al riparo delle inesattezze dell'arte.
e in una via popolare di Tunisi
corroso dalle obiezioni occidentali
incurante del pubblico.
E dove toccherà la sponda naturalmente
avviteranno diversi sonni
e sogni.
Un palazzo non è ciò
che si crede
all'oblìo.
domenica 29 marzo 2009
Santuario di grevi laconiche mura- Un viaggiatore del tempo, disperso
domenica 8 marzo 2009
Spiragliume sul capezzale dei prati
venerdì 27 febbraio 2009
Distorto Anamozolu
martedì 10 febbraio 2009
Intervista a Fabrizio De Andrè
Però si tratta dell’ultimo gradino del potere statale.
Adesso viene fuori che lo si faceva anche ad alti livelli, non solo da parte di un povero secondino.
giovedì 22 gennaio 2009
DE SOGNI: linfe sprizzanti spume. - la brezza-
mercoledì 7 gennaio 2009
Trobadore. mistico e ardore
Ma è ritornato.
Apro la porta.
Mi siedo.
scrivo.
anzi ; dormo.
Dopo giorni assolutissimamente vuoti di creazione, ma pieni di vuoto e di disagio per varie situazione.
E' bastato dormire.
Chiudere gli occhi, anche con una certa noncuranza e il Cervello è partito.
Sedie,tronchi di vernice, cantine che pervadono mongolosità ma non la malattia ma il verde del moccolo (non il giallo del catarro) per un movimento, una danza da alienati febbricitanti.
Un preservativo usato, per terra tipo chewingum , giocato con Testa o Croce ed uscito il vincente avvolto da calde ,inesperte braccia e dal profumo di chi non sà ma ci prova genuinamente.
Un capitombolo giù dalle scale , un tacco che fuoriesce dal tallone uno sguardo che non ha più senso di esistere.
"Rovine al buio, scompaiono
foto al sole bruciano
dondolando in un angolo
perduta è la fenice"
"L'innocenza giudica
per una goccia espansa di arancia
la propria età"
"Le tende antiche
ricoprono l'odore
marcio
fiorite
sfinite
nere.
Rovine nella notte scompaiono-
Il tormento è la festa degli umori"
Dormendo in dormiveglia rem semi rem, doremi fa , le falangi pigiavano spinte questa volontà fortissima di comunicare all'Io e al Super Io , chi Io sia veramente.
L'Es ha dato l'impronta al mio cuore, una di quelle che difficilmente rimangono ed per questo che otterrà l'universo sputato fuori come arcobaleno saltimbanco e scorazzante.
Ugoleggia e favoleggia .
Ora come nei sogni sembra sfumare.
Perchè gli occhi di Leo di lato, non si possono feramare.
Bentornato ....
venerdì 2 gennaio 2009
VeNERDA vIAGGIO vIBALIS
Morente alba su quelle spoglie
d'albero in fiore
Ecco la fotografia d'immane gioia
e scivola giù fra le radici
bagnate e losche di derelitti
giacciono distesi. Api COLOR oro
espiantano la vanità
dall'orgoglio che rincorrono dell'antico color
il perduto.
Stupide sere diroccate in gemmate di germi antichi
spirano la brezza dell'organolettico in fumo
sul dolce canto dell'albatro.
Gemente è crisalide tesoriera
là che scorse merde blu
ritrova antichi calori, amanti.
Cristallo è il dilungarsi delle nuvole
purchè si trovi in loro una cera miccia
di cui l'urlo di sirene biancheggino
il cielo strafogante favolitiche
adorate , merde.
ora sono vuoto.
ora sono niente.
grazie Nuovo.
. .