muto incivile accondiscente permeabile

mercoledì 20 ottobre 2010

Troia, muto, incivile , silenzioso,incompatibile all'equilibrio.

Espuerpera.

Inizierei così questo diverbio maledetto dell'interno esterno al campo fiorito.

Vorrei elogiare qui: niente e nessuno.
Ma far parlare prima di tutto
l'incubo.
Ovvero ciò che sarà ansimante preda del vegetativo argomento intramuscolare.

Presto dopo presto

l'avvezzo tirare in ballo porterà all'esplosione entropica della paura (paura generalizzata)

UNA STANZA, UN CORRIDOIO, LA CUCINA.
la grande perdita, una camminata uomo massa, il recinto del popolo (individuo).

una grande varietà di immagini per il tempo che non passa nella stanza (sotto le continue minacce mass - mediatiche, tra le cospirazioni massificate. Tutto è falso ,tranne il modo di sentire , di vedere , di ascoltare e di essere.
Non corrotti, ma camuffati.
un corridoio ove due presenze scodinzolano, pietosamente autoritarie e organiche.
Ma di riflesso temono l'incivile,non contemplato nel sistema di rapporti emozioni - reazioni.

Quel dolore di una sconfitta mista al tradimento si dilata nell'abbandono di un silenzio.

Ed è per questo che si trasmuta in cirtalli e feritoie
feriti
irraggiungibili
cattiva predisposizione.
Appelli intransigenti e (incorrutt. bili. assiomi)

muto disarticolato.

Cucina nazional popolare animalesca di facciata fre fre.

Ed è per questo che si spegne.
Perchè se si spegne la luce
dopo non senti più.

Alla prossima
muta

visione

domenica 27 giugno 2010

Sproloquiecante susseguirsi cane ,fiocina ,lablodblamante. cazzo.




Son giorni di serpente , perchè solo i serpenti (insieme ai vecchi e ingloriosi pluriversi ((scimmieschi mai atuocelebrativi) ) hanno mai avuto la capacità non di passare sotto silenzio, di una vera e propria harmonia.
Ecco fin quì , starà ancora strisciando. lo vedi ancora?
Vattene .
Disegna un armadio infilaci le tue gobbie di rovi e punisci.
Irati, Tirali.
Un susseguirsi ecco il diverso.
Il susseguirsi di scossoni , di cose credute e poi lanciate.
Ammantate o rosicate dall'ebbra fiducia di una favola, o di un giorno migliore o in conclusione della fine del quotidiano disiare/ accennare.

La prima figura (e non solo una) che si accalca fra i saliscendi di cervello ,è questa figura magra, giovane, imprigionato in un sorriso (prepotentemente improvviso).
Non ha pazienza. Perciò i calci si scambiano per ciao, solitudini agitate (sotto la sfera della concretezza, della professionalità /sfruttamento/) china il capo e fai , cacnella e fai,
Tu e l'avidità e l'occlusione delle idee.
una partita a scalamandra con le antiche premonizioni.
quando vuoi senza partiti ne arti la presenza sempre , sai di doverti prima o poi smarrire, e discendere giù dalle scale lasciando la scatola a forma di cuore dentro alla poltrona, le prevenzioni che dici, gli attegiamenti che (ANCHE ) tu e il tuo sorriso lacerato dall'incertezza di blocco che urla paura.
La fine di mafalda, soppressa dalle ingiustizie, si è messa sotto le coperte , insieme al mondo nonchè lucido ma cinico industrializzatore. E con quei bordelli nascoti nelle retrovie, mi hai analizzato da tanto tempo e ora stanca ti metti a letto, Collo gonfio e pori aperti. Lancio di fotografie, svisionate , infuocate e poi lucide, attacchi e poi rimorsi istantanei.
La fine è arrivata con una porta che si apre, chiudendosi.

Ora , dopo l'impatto , imbabolato s'aggira, come se nulla fosse ancora.
Ed in piccoli momenti di nulla che il tutto , bussare al suo fianco.
Perchè sei passato dalla fronte al mio fianco?

come risponderti?

domenica 25 aprile 2010

Che senso ha il 25 aprile dopo la rivoluzione antropologica? . D

Che senso ha? che senso ha? >... combattere questo fascismo totalizzante e , più che mai accentrativo , qual'è il consumismo , con il vecchio antifiascismo è anacronistico. Bisogna , a mio parere conoscere bene il nemico, da dove è nato e cosa ha fatto per estendersi. Essendoci liberati ( o forse solamente aver recuperato il proprio "scendersi nella piazza interiore" )si possono combattere queste oligarchie , stando sempre attenti ,a totalitarismi estremistici. Bisogna scuotere queste coscienze con violenza, per essere tutti coscienti e fortemente autocritici. Ma , niente paura, tutto questo non è immobilismo verbalistico, è un moto . Corriamo!
Agire ,creare, amare sembra essere l'unica svolta per riappropriarci dei valori che con questa A-cculturazione , abbiamo smarrito, per rispolverare magari quelli sani e non istituzionalizzati per riportare al multisenso interiore, ovvero l'opinione.

Tutto questo è razionale , e forse lucido.
Non sono una persona.
Dunque ,
gemmo.

Il 25 aprile festa della verità.

passo e non chiudo.

mercoledì 21 aprile 2010

Erbro febbrile mulitalitania dell'obrobrio quotidiano

un lenticchia in mano ad una cantina
Borg : io io io io io chi son , me ne torno da me stesso o rievoco sempre qualcosa?"
Frustrazione come il quadro che ha fra le mani , dove quel signorotto s'atteggia a grande personalità ma è nuda e fa penzolare a ritmo univoco cazzo e pancia, ma sempre con sguardo convinto.
E' quì. Eccole qua che arrivano come slavine , la grassezza del banale, dell'ovvio , di quelle spade infilate nelle feritoie che sanno di scoreggia mista a comicità regressa che se ti ci fermi un minuto , ti perdi.
Ma in quel momento in cui tutto sembra una pala che costruisce il caos , dove di coas non si parla e si parla nel momento in cui si nomina, che l'intero pluriverso è circondato.
Ogni passo può essere o rimandare ad una caduta sulle scogliere , e il cielo grigio insieme al ginocchio sbucciato fino all'osso
carne per i pesci.

Borg : sei troppo indisponente ,col lento riplendere a morte del pomeriggio

P:luriv _ c'è poco da dire , c'è poca tecnica.

si legga ,
si legga il posto sul muretto minimo
dell'ossimoro.

arguttati!

Vostro empireo di esistenza

(una testa così) ()
un mittente senza risposta , un mittente senza risposta.
senza.

domenica 28 marzo 2010

Encomunicablaggio

Si odono suoni , fuori, il campo d'erba vuole invertire gli scambi corporali, divenire carne , LA CARNE, puro istinto animale assottigliato tra il caldo sbocciato pochi giorni fa come un fiore non raro ma commerciale, ma pur sempre nato quindi se nato, non ancora intaccato dall'Uso.
quella trasfigurata immagine dell'altalena che va su e giù, il tempo che passa immobile, non è un riposarsi , ma un rigenerarsi continuo, che non si snoda fra ratti urbani ma sempre e comunque di campagna .
Del fantasticum muretto , vino rosso e poca allegria.Tanta vita ovvero, malmnea faoè-

insieme a bakunin anche pasolini.
anche se sò , ti avrebbe fatto schifo
nell'inizio della primavera che porta oblìo
predominatamente caloroso
in pre - assalto

avrei voluto abbracciarti
pierpaolo

Vostro e mai,
Davide

domenica 14 marzo 2010

Tuo


Hai presente il sole sui sassi nella piazza? la ghiaia nelle viuzze del parco, la copertina , il tirare il fiato per ore, scambiare energia e voli lontani nel tempo con i pensieri uno per mille, il tuo non venire sapendo che mi avresti rincorso se me ne fossi andato. E in questo sole avvizzito che spalanca le braccia alle finestre usurate in legno delle viuzze storiche , il mio cervello,matura, si muove, nel mentre le corse si fanno più vicina , le scale di corsa, i salti fra gli abbracci , le porte di quel trenino appositamente parcheggiato fra i kabuki, che rendeva tutto il pomeriggio speciale, immobile , senza fine.
Mi saltavi in braccio ,perchè dicevi che l'acqua ti ricordava il battesimo e sono tutti morti.
e per mezz'ora prima che girassi pagina,che girasse il sole sulle cape in crepe l'odore che si portava dietro questa poesia veninva rifrante nelle interviste stampate il giorno prima per avere (rigorosamente nell'angolo sinistro della coperta ) lo spazio ascolto e lettura.
E poi l'alzarci sapendo che qualcosa sfugge ,come se perforza sia sempre e solo qualcosa che si scorda, mai qualcuno.
Anche se il fango , in mezzo a quelle porte , saliva, lo sguardo scendeva ma mai dentro e scontato ma fisso (peggio e sacrosanto ((ancor peggio)).
Respiro.
il viaggio che porta da quì a là.
in poco tempo, in poco spazio, ma senza fine.
stesi i panni, ritorno a letto.

ascoltami bene,almeno una volta.

Se sei amata è perchè ami, se ami è perchè
riempi ,empi vuoti crateri , con tanta grande leggerezza.
semplice.

Maliosamente
Tuo.