tag:blogger.com,1999:blog-9808135707818939252024-03-12T21:40:03.356-07:00Komakino-Begotten-Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.comBlogger28125tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-33090234579769608742010-10-22T11:43:00.000-07:002010-10-22T11:43:00.500-07:00Inedito De Andrè? - Discussione chiusa: non è Fabrizio De Andrè (30 nove...<object style="background-image:url(http://i1.ytimg.com/vi/0vuyciCqnGs/hqdefault.jpg)" width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/0vuyciCqnGs?fs=1&hl=it_IT"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/0vuyciCqnGs?fs=1&hl=it_IT" width="425" height="344" allowScriptAccess="never" allowFullScreen="true" wmode="transparent" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object><br /><br /><br />PARTE SECONDA DEL PROGETTO <br /><br />QUESTO DEVE ESSERE NEL BUIOLeohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-42343694642056458452010-10-20T13:09:00.000-07:002010-10-20T14:07:53.578-07:00Troia, muto, incivile , silenzioso,incompatibile all'equilibrio.Espuerpera.<br /><br />Inizierei così questo diverbio maledetto dell'interno esterno al campo fiorito.<br /><br />Vorrei elogiare qui: niente e nessuno.<br />Ma far parlare prima di tutto<br />l'incubo.<br />Ovvero ciò che sarà ansimante preda del vegetativo argomento intramuscolare.<br /><br />Presto dopo presto<br /><br />l'avvezzo tirare in ballo porterà all'esplosione entropica della paura (paura generalizzata)<br /><br />UNA STANZA, UN CORRIDOIO, LA CUCINA.<br />la grande perdita, una camminata uomo massa, il recinto del popolo (individuo).<br /><br />una grande varietà di immagini per il tempo che non passa nella stanza (sotto le continue minacce mass - mediatiche, tra le cospirazioni massificate. Tutto è falso ,tranne il modo di sentire , di vedere , di ascoltare e di essere.<br />Non corrotti, ma camuffati.<br />un corridoio ove due presenze scodinzolano, pietosamente autoritarie e organiche.<br />Ma di riflesso temono l'incivile,non contemplato nel sistema di rapporti emozioni - reazioni.<br /><br />Quel dolore di una sconfitta mista al tradimento si dilata nell'abbandono di un silenzio.<br /><br />Ed è per questo che si trasmuta in cirtalli e feritoie <br />feriti<br />irraggiungibili <br />cattiva predisposizione.<br />Appelli intransigenti e (incorrutt. bili. assiomi)<br /><br />muto disarticolato.<br /><br />Cucina nazional popolare animalesca di facciata fre fre.<br /><br />Ed è per questo che si spegne.<br />Perchè se si spegne la luce<br />dopo non senti più.<br /><br />Alla prossima <br />muta<br /><br />visioneLeohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-76011485915629052062010-06-27T07:21:00.000-07:002010-06-27T08:40:44.323-07:00Sproloquiecante susseguirsi cane ,fiocina ,lablodblamante. cazzo.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/TCdw8yM_paI/AAAAAAAAAEI/DvPfdz1Yv4s/s1600/thumbnail.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 211px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/TCdw8yM_paI/AAAAAAAAAEI/DvPfdz1Yv4s/s320/thumbnail.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5487478860544976290" /></a><br /><br /><br />Son giorni di serpente , perchè solo i serpenti (insieme ai vecchi e ingloriosi pluriversi ((scimmieschi mai atuocelebrativi) ) hanno mai avuto la capacità non di passare sotto silenzio, di una vera e propria harmonia.<br />Ecco fin quì , starà ancora strisciando. lo vedi ancora?<br />Vattene .<br />Disegna un armadio infilaci le tue gobbie di rovi e punisci.<br />Irati, Tirali.<br />Un susseguirsi ecco il diverso.<br />Il susseguirsi di scossoni , di cose credute e poi lanciate.<br />Ammantate o rosicate dall'ebbra fiducia di una favola, o di un giorno migliore o in conclusione della fine del quotidiano disiare/ accennare.<br /><br />La prima figura (e non solo una) che si accalca fra i saliscendi di cervello ,è questa figura magra, giovane, imprigionato in un sorriso (prepotentemente improvviso).<br />Non ha pazienza. Perciò i calci si scambiano per ciao, solitudini agitate (sotto la sfera della concretezza, della professionalità /sfruttamento/) china il capo e fai , cacnella e fai,<br />Tu e l'avidità e l'occlusione delle idee. <br />una partita a scalamandra con le antiche premonizioni.<br />quando vuoi senza partiti ne arti la presenza sempre , sai di doverti prima o poi smarrire, e discendere giù dalle scale lasciando la scatola a forma di cuore dentro alla poltrona, le prevenzioni che dici, gli attegiamenti che (ANCHE ) tu e il tuo sorriso lacerato dall'incertezza di blocco che urla paura.<br />La fine di mafalda, soppressa dalle ingiustizie, si è messa sotto le coperte , insieme al mondo nonchè lucido ma cinico industrializzatore. E con quei bordelli nascoti nelle retrovie, mi hai analizzato da tanto tempo e ora stanca ti metti a letto, Collo gonfio e pori aperti. Lancio di fotografie, svisionate , infuocate e poi lucide, attacchi e poi rimorsi istantanei.<br />La fine è arrivata con una porta che si apre, chiudendosi.<br /><br />Ora , dopo l'impatto , imbabolato s'aggira, come se nulla fosse ancora.<br />Ed in piccoli momenti di nulla che il tutto , bussare al suo fianco.<br />Perchè sei passato dalla fronte al mio fianco?<br /><br />come risponderti?Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-51983426649736730992010-04-25T06:45:00.000-07:002010-04-25T08:01:43.339-07:00Che senso ha il 25 aprile dopo la rivoluzione antropologica? . DChe senso ha? che senso ha? <rimesta e poi rimesta >>... combattere questo fascismo totalizzante e , più che mai accentrativo , qual'è il consumismo , con il vecchio antifiascismo è anacronistico. Bisogna , a mio parere conoscere bene il nemico, da dove è nato e cosa ha fatto per estendersi. Essendoci liberati ( o forse solamente aver recuperato il proprio "scendersi nella piazza interiore" )si possono combattere queste oligarchie , stando sempre attenti ,a totalitarismi estremistici. Bisogna scuotere queste coscienze con violenza, per essere tutti coscienti e fortemente autocritici. Ma , niente paura, tutto questo non è immobilismo verbalistico, è un moto . Corriamo! <br />Agire ,creare, amare sembra essere l'unica svolta per riappropriarci dei valori che con questa A-cculturazione , abbiamo smarrito, per rispolverare magari quelli sani e non istituzionalizzati per riportare al multisenso interiore, ovvero l'opinione.<br /><br />Tutto questo è razionale , e forse lucido.<br />Non sono una persona.<br />Dunque , <br />gemmo.<br /><br />Il 25 aprile festa della verità.<br /><br />passo e non chiudo.Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-88959497958232514462010-04-21T09:30:00.001-07:002010-04-21T09:55:27.865-07:00Erbro febbrile mulitalitania dell'obrobrio quotidianoun lenticchia in mano ad una cantina<br />Borg : io io io io io chi son , me ne torno da me stesso o rievoco sempre qualcosa?"<br />Frustrazione come il quadro che ha fra le mani , dove quel signorotto s'atteggia a grande personalità ma è nuda e fa penzolare a ritmo univoco cazzo e pancia, ma sempre con sguardo convinto.<br />E' quì. Eccole qua che arrivano come slavine , la grassezza del banale, dell'ovvio , di quelle spade infilate nelle feritoie che sanno di scoreggia mista a comicità regressa che se ti ci fermi un minuto , ti perdi.<br />Ma in quel momento in cui tutto sembra una pala che costruisce il caos , dove di coas non si parla e si parla nel momento in cui si nomina, che l'intero pluriverso è circondato.<br />Ogni passo può essere o rimandare ad una caduta sulle scogliere , e il cielo grigio insieme al ginocchio sbucciato fino all'osso<br />carne per i pesci.<br /><br />Borg : sei troppo indisponente ,col lento riplendere a morte del pomeriggio<br /><br />P:luriv _ c'è poco da dire , c'è poca tecnica.<br /><br />si legga ,<br />si legga il posto sul muretto minimo<br />dell'ossimoro.<br /><br />arguttati!<br /><br />Vostro empireo di esistenza<br /><br />(una testa così) ()<br />un mittente senza risposta , un mittente senza risposta.<br />senza.Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-39669621913838794732010-03-28T06:20:00.000-07:002010-03-28T07:12:35.905-07:00EncomunicablaggioSi odono suoni , fuori, il campo d'erba vuole invertire gli scambi corporali, divenire carne , LA CARNE, puro istinto animale assottigliato tra il caldo sbocciato pochi giorni fa come un fiore non raro ma commerciale, ma pur sempre nato quindi se nato, non ancora intaccato dall'Uso.<br />quella trasfigurata immagine dell'altalena che va su e giù, il tempo che passa immobile, non è un riposarsi , ma un rigenerarsi continuo, che non si snoda fra ratti urbani ma sempre e comunque di campagna .<br />Del fantasticum muretto , vino rosso e poca allegria.Tanta vita ovvero, malmnea faoè-<br /><br />insieme a bakunin anche pasolini.<br />anche se sò , ti avrebbe fatto schifo<br />nell'inizio della primavera che porta oblìo<br />predominatamente caloroso<br />in pre - assalto<br /><br />avrei voluto abbracciarti<br />pierpaolo<br /><br />Vostro e mai,<br />DavideLeohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-31608806334905530872010-03-14T05:50:00.000-07:002010-03-14T06:13:30.647-07:00Tuo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/S5zc-oQstJI/AAAAAAAAAD4/Ze4XKjp69Ys/s1600-h/mafalda.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 320px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/S5zc-oQstJI/AAAAAAAAAD4/Ze4XKjp69Ys/s320/mafalda.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5448472617728914578" border="0" /></a><br />Hai presente il sole sui sassi nella piazza? la ghiaia nelle viuzze del parco, la copertina , il tirare il fiato per ore, scambiare energia e voli lontani nel tempo con i pensieri uno per mille, il tuo non venire sapendo che mi avresti rincorso se me ne fossi andato. E in questo sole avvizzito che spalanca le braccia alle finestre usurate in legno delle viuzze storiche , il mio cervello,matura, si muove, nel mentre le corse si fanno più vicina , le scale di corsa, i salti fra gli abbracci , le porte di quel trenino appositamente parcheggiato fra i kabuki, che rendeva tutto il pomeriggio speciale, immobile , senza fine.<br />Mi saltavi in braccio ,perchè dicevi che l'acqua ti ricordava il battesimo e sono tutti morti.<br />e per mezz'ora prima che girassi pagina,che girasse il sole sulle cape in crepe l'odore che si portava dietro questa poesia veninva rifrante nelle interviste stampate il giorno prima per avere (rigorosamente nell'angolo sinistro della coperta ) lo spazio ascolto e lettura.<br />E poi l'alzarci sapendo che qualcosa sfugge ,come se perforza sia sempre e solo qualcosa che si scorda, mai qualcuno.<br />Anche se il fango , in mezzo a quelle porte , saliva, lo sguardo scendeva ma mai dentro e scontato ma fisso (peggio e sacrosanto ((ancor peggio)).<br />Respiro.<br />il viaggio che porta da quì a là.<br />in poco tempo, in poco spazio, ma senza fine.<br />stesi i panni, ritorno a letto.<br /><br />ascoltami bene,almeno una volta.<br /><br />Se sei amata è perchè ami, se ami è perchè<br />riempi ,empi vuoti crateri , con tanta grande leggerezza.<br />semplice.<br /><br />Maliosamente<br />Tuo.Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-31997927548628109382009-12-14T07:38:00.000-08:002009-12-14T08:29:49.637-08:00Desideri che catapultati ancora fanghiglia muraglionianatre sonnacchiose , ammiragli delapidati non fanno tanto minuto al primo che tempo non ha se non il suo perduto che non trova.<br />e ti alzi presto alla mattina.<br />altre voci , rincorrono , si insinuano, fanno, fanno loro fanno come se fosse un loro mondo il mondo vero che si interroga sul perchè e da risposte come se fossero maghe magie e puttane.<br />Yeag.<br />Ed è così certo che sia così perchè tutto fa convincere e d evincere che sia cosi.<br />quindi perciò le discese, pontili saltati, uova stramazzate,tu che ti rintani dietro alla macchina e godi degli spilli che lacerano la gomma e il pelo e s'urlano "ognun quì dentro fa quel che vuole".<br />Ma non è quell'immagine,<br />sono credenze che si credono<br />e credendosi si rivestono.<br />L'anta non si rassicura del fatto che non vedendo il sole possa restare aperta se si duole e commuove rimane chiusa<br />sembra sembra sembra e l'identità sparisce, laconica immersa nel tornado<br />strappando via ilculo ai fratellini<br />"se apro il tendone e vedri la mostra è il culo impalato che ti mostra la saga dei suoi decenni di vita rappresi in gocce d'orzo cointreau amardolce.<br /><br />r basta<br />e basta<br />casa senza paretiLeohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-32243877973119813192009-10-01T01:46:00.000-07:002009-10-01T02:21:04.208-07:00Ancora una volta il muro del suonoNell'impossibilità che le contingenze vengano perdute , definitivamente senza liquidare anima viva, riscopro piccoli insetti senza pur scoprire .<br />nulla.<br />Impotenze sui muri, mentre euforie d'ecchimosi vecchie disertate allungano le nostre strade, come se fossero gelatina di gomma, appesa alle nostre speranze , ai nostri cataloghi derivati dalle lumache.<br />"Psicofarmaci dai colori strani"<br />e a piede libero , mi dicevi questo a tutta voce , se richiedessi un viaggetto lo farei ma solo se tutte le colpe sarebbero svanite<br />e mentre nel giovedì primo d'un ottobre ancora più catastrofico delle prime ghiacciate siberiane<br />"mi distrugge il fatto che tu stia così"<br />e tu " eh..è la vita"<br />non mi ripiega. Assidera anche se sono mutilato psicologicamente, continuo tremante il percorso .<br /><br />Mi riconosci ancora?<br /><br /><br />E' tutto sbagliato<br />E' tutto giusto<br />E' tutto normale.<br /><br />Oggi piove,<br />tutti nella grotta<br />a fumare.<br /><br />Hombre.Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-32044536876458353602009-07-12T04:06:00.000-07:002009-07-12T05:41:41.284-07:00EsistenzialismoLa domenica ritorna a pesare.<br />La testa vola tra la crudeltà dei mezzi oggettivi che intercendono nel detestare la situazione e complicano il dipanare delle negatività.<br />Quindi una sorta di nudità ma non più nemmen quella.<br />Sento già l'odore del mare e questa cosa, come negli altri anni, come negli altri blog passati, mi fa sentire a disagio e non per questo mi si trova incazzato ma mi si trova incazzatura nel ritrovare<br />certe cose ancora non cambiate.<br /><br />Sarà solamente un momento, ma se v'è questa cosa.<br />Non sono libero.<br />Libero non è roba . E' la vera ribellione.<br />Che parte da se stessi, all'attenta analisi delle proprie colline o montagne scoscese, per poi dipanare tutto questo all'esterno , non modificato ma limato (e tutto questo va bene se nel guardare la gente o le strade o anche gli alberi, non si prova estraniamento).<br /><br />Mi sfiora, l'idea della paura e della reazione cattiva contro se stesso (non voglio scrivere)<br />. MA non mi interessa, ho già vinto.<br />Solamente che non mi trovo pace anche nel più autunnale equilibrio.<br />Saranno Gesta, sarà la fine del ciclo.<br />Ma veniamo all'analisi,<br />Gesta: non è che la figlia dei gesti, quindi di una forzatura magari di un essere che non è sempre quello che cambia , ma non per fatto di convenienza ma per fatto che qualsiasi cosa cambia anche di poco nel giro di pochissimo. Con questo non metto in dubbio nulla.<br />Ma parlo degli stati d'animo (mi si fraintenda pure , se conviene e convenga).<br />2) Fine del ciclo: un ciclo di azioni, di momenti s'appresta per terminare con un grosso slancio, stacco di invisibile materiale, presente veicolo (ancora percepito come ricordatore di vecchie insicurezze pur nella consapevolezza della fiducia ).<br />Questa non è analisi , cos'è?<br />Mi si appresta a cambiare il pensiero o la stato o lo stato d'animo?<br />Quindi un'anima senza stato è per forza patologia schizoide, perchè divisa in frammenti e quindi prettamente schiavista e schiavizzante?<br /><br />Bom, gira la testa<br />gira sul collo<br />e per poco barcollo.<br />Piaccia o non piaccia<br />questa è proprio la mia faccia.<br /><br />Enigma<br /><br /><br /><br />non è esistenziale.<br /><br />E' drammaticamente vuoto d'autore.<br />L'autore dov'è?<br />chi è ? che fa?<br />lasci spazi o li riempie con cose che devono riempire o di concetti di cui la coccinella non ne scivola via?<br /><br />Oddio<br />rigira di nuovo.<br />Guardo e seguo l'odore della sensazione che proviene dalla strada.<br /><br />mmmh.Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-64565238821671993762009-06-10T12:52:00.000-07:002009-06-10T13:44:34.341-07:00sFamagus<p>Una donna appigliata alla colonna </p><p>a metà della colonna,</p><p>una rivolta tetraplegica </p><p>metafisica </p><p>chiusa borsa</p><p>..</p><p>anche ora che </p><p>l'asse da stiro </p><p>si fonde con la sigaretta</p><p>ed inquino la nomea degli ufo</p><p>ti addormenti </p><p>e sento </p><p>nonostante milioni di pavimenti </p><p>il tuo odore filtrato da elettricità</p><p> </p><p>sempre </p><p>ponti distrutti</p><p>strattonandoti</p><p>vetrine interiori</p>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-71489907596645853362009-06-05T13:58:00.000-07:002009-06-05T15:16:46.328-07:00Costanti spettri di morti ,mentre guido<p>Nello specchio non vedo più, non solo la verità </p><br /><br /><p>quella del mattino, del pomeriggio, dei tremolii d'angoscia, dei risvolti della tavola, dei cocomeri sopra plastificati ne d'un sorriso al bordo della piscina o dell'oceano</p><br /><br /><p>ma oltre il viso che di viso poco più d'un accattonaggio (anatema d'un retaggio della conseguenza di tali fermenti violenti furiosi) </p><br /><br /><p>scorge un cammpo di maggese, il sole brillante che non contento di brillare a se stesso, brucia gli ultimi enfiati, rimasugli di carne e prurigine.</p><br /><br /><p>Disteso ti vediamo, con lacrime di pensiero</p><br /><br /><p>pieno di adagiatezza, mentre urliamo scalpitiamo come zoccoletti di legno</p><br /><br /><p>sulla spianata della tua fronte.</p><br /><br /><p>Pulsa quella vena sulla tempia,</p><br /><br /><p>riporta ad antichi fasti di vitalità</p><br /><br /><p>nefasti giochi autodistruttivi latenti </p><br /><br /><p>(non s'è mai accorta d'essersi così infibulata che s'è resa irrevocabile, <em>rage)</em></p><br /><br /><p>ma senza nessuna effettiva evocazione </p><br /><br /><p>a darle forza</p><br /><br /><p>solamente vaghi ricordi che sembrano lontani</p><br /><br /><p>ed ora sulla riva di questo laghetto</p><br /><br /><p>il sole terso ,candeggiato</p><br /><br /><p>si rispecchia nei silenzi d'introspezione.</p><br /><br /><p>L'impeto di vergogna </p><br /><br /><p>pervade perverso </p><br /><br /><p>con un brivido alla schiena </p><br /><br /><p>il mortale autodistruttivismo </p><br /><br /><p>la totale assenza di vero incendio </p><br /><br /><p>caratteriale </p><br /><br /><p>d'un muto.</p><br /><br /><p>Per cieca fortuna </p><br /><br /><p>non può parlare </p><br /><br /><p>per non dire più </p><br /><br /><p>ma parlare solamente,</p><br /><br /><p>all'insieme di tutte le lune</p><br /><br /><p>all'addiaccio della notte</p><br /><br /><p>si preparano le gonfie borse</p><br /><br /><p>sonnolente al riflesso dello stagnetto</p><br /><br /><p>piccolo malnauseato mondo </p><br /><br /><p>barocco del provinci-a. --ale</p><br /><br /><p>e sputa </p><br /><br /><p>residui </p><br /><br /><p>tabacco incenso e volgo </p><br /><br /><p>spireuditico</p><br /><br /><p>"fermati </p><br /><br /><p>caccendi e naviga queste foglie </p><br /><br /><p>che al primogenito fischio di vento</p><br /><br /><p>porta respiro</p><br /><br /><p>l'unilaterale ,</p><br /><br /><p>in cui avvizzite</p><br /><br /><p>percorso </p><br /><br /><p>con funamboliche ali spiccano</p><br /><br /><p>fissando </p><br /><br /><p>senza suono </p><br /><br /><p>il passare</p><br /><br /><p>..e nel mentre perde un cappello, luminare"</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>Ma..ammettiamo che io mi sia sbagliato....</p><br /><br /><p>no no no no </p><br /><br /><p>aspetta....</p><br /><br /><p>"un silenzio di fronda"</p><br /><br /><p>shhhhh insopportabile esistenzialista</p><br /><br /><p>shhhh porco traditore..</p><br /><br /><p>odi il silenzio dell'avere?</p><br /><br /><p>vero che rinchiude??</p><br /><br /><p>shhhhh non strepitare</p><br /><br /><p>ti rimetterò fra gli altri capelli</p><br /><br /><p>...ma ammettiamo..</p><br /><br /><p>ti si ritorce contro....</p><br /><br /><p>che mi sia oltraggiatao.</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>contraddetto loquace </p><br /><br /><p>comare</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>scalmanata </p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>Di più e ruotano</p><br /><br /><p>angustie </p><br /><br /><p>due o tre passi </p><br /><br /><p>sulla sabbia ipocrita</p><br /><br /><p>e strapiove.</p><br /><br /><p>E' notte , dimentico</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>domani </p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>volgare disattenzione</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>dell'indicibile mutezza </p><br /><br /><p>palmare</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p></p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>Shh non strepitare</p><br /><br /><p>distenditi </p><br /><br /><p>e mongolfiera diverrai</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>ho la vista tremante</p><br /><br /><p>da poco sangue alla giugula</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>l'ora del lupo è giunta</p><br /><br /><p></p><br /><br /><p>manicomio encomiante,</p><br /><br /><p>per un muto che ode voci</p><br /><br /><p>parlare?</p><p><a href="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SimYVrHJqiI/AAAAAAAAADw/58gol5scO4s/s1600-h/MarcelDuchampBicycleWheel.jpg"></a> </p><p><a href="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SimYVrHJqiI/AAAAAAAAADw/58gol5scO4s/s1600-h/MarcelDuchampBicycleWheel.jpg"></a> </p><br /><br /><p></p> <br /><br /><br />ci vedi vi vedi ci vedi ci vedi viciv ici cie veidi celo ci vedi glaubrante gla<br /><br /><p><a href="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SimYVrHJqiI/AAAAAAAAADw/58gol5scO4s/s1600-h/MarcelDuchampBicycleWheel.jpg"></a> </p><p><br /> </p><p></p><br /><br /><p></p> Claro. <br /><br /><p><a href="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SimYVrHJqiI/AAAAAAAAADw/58gol5scO4s/s1600-h/MarcelDuchampBicycleWheel.jpg"></a> </p>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-79850008910986096932009-05-31T05:38:00.000-07:002009-05-31T06:27:17.258-07:00Frattumiera<a href="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SiKFjJEsMYI/AAAAAAAAADo/XXE_164IHwc/s1600-h/311054042_398535c6dd.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5341978946792337794" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 268px" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SiKFjJEsMYI/AAAAAAAAADo/XXE_164IHwc/s400/311054042_398535c6dd.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SiKFVrIIXHI/AAAAAAAAADg/Ez4aXJUG1sM/s1600-h/ins.bmp"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5341978715415403634" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 146px" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SiKFVrIIXHI/AAAAAAAAADg/Ez4aXJUG1sM/s200/ins.bmp" border="0" /></a><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div>Uno scalpello. uno zoccolo. Il bello. </div><div>c'è una connessione tra le vette raggiungibili possibili del bello (e quindi sconsideratamente del meglio , non del bene che è un concetto rotatorio perciò relativo) e lo spuntare, scavare dall'interno? </div><br /><br /><div>c'è un modo per fermarti?</div><br /><br /><div>bidonvillage" mi fanno eco dall'interno senza filo, ma tutto quello che è village non è mero ma pattu-mi- era. Era un patto con se stesso che era e fu e che mai potrà essere del MI ovvero d'una cosa ineffabile non compiuta , assolta, assoluta. </div><br /><br /><div>No impossibile se ti fermi senti il puzzo , non più del girovagare, ma del reclamo dell'ansia, di quel stramalnutritico accidente che è il sentire. Non sentire ma olfattivo. </div><br /><br /><div>Recidivo capo d'imputazione permissivo che da un cannocchiale smarrisce gli anfibi giovanili e si prepara, disfacendosi.</div><br /><br /><div>Da quando l'assenza ha pesato e continua a pesare così, tanto? E' per caso un vuoto d'assenzio?</div><br /><br /><div></div><br /><br /><div>Troppe domande più intrusioni, anfratti smercificati oramai del tutto "buono per auotdifesa" divenuta abitudine formale, che come formalismo ha poco a che fare con il reale.</div><br /><br /><div>Sarà lo stesso errore dell'altra volta. Probabilmente, ma il nichilismo quindi è corroso. Paradosso nel primo vagito dell'etichetta di "nascita" di qualcosa.</div><br /><br /><div>burrito scosceso giù dalla collina fino in prateria, ove visi stolidi annusano il cielo, ne fanno carta da parati, per paresi di proprietà privata.</div><br /><br /><div>Mungono ore da soli, in preda al più focolare gesto di derisione , uccidono l'idea relegata all'uomo primitivo e permettono al disfacimento del ronzìo del silenzio d'accatto normale ,afasico, -amembrana.</div><br /><br /><div>Se piccoli topi scivolassero da sotto i letti, prostatisi al di sopra delle convenzioni, del sedersi o dello stare in piedi, e si facessero non dico pietosi abbracci ma nullatenenti sospiri?</div><br /><br /><div>così da rubar loro respiro alcuno ma energia eretica dell'approdo a barche bisesitili, mestizie artificiose folate,</div><br /><br /><div>ma capanni d'oltremare.</div><br /><br /><div>uno. uno sprovveduto. un olfatto. un continuo ammantare per disfarre nel sicuro dove oramai la grotta è scomparsa,l'automazione.</div><br /><br /><div></div><br /><br /><div>cARNALE avversione.</div><br /><br /><div></div><br /><br /><div>Forse la diversità è un’eterna giovinezza, </div><br /><br /><div>un perenne amare i sensi e non pentirsi.</div><br /><br /><div></div><br /><br /><div>Non più.</div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div></div><br /><br /><div>Etvoilà.</div><br /><br /><div></div><br /><br /><div>Di nuovo silenzio dopo l'albero. </div></div>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-21570074781346741272009-05-24T11:30:00.000-07:002009-05-24T12:35:23.340-07:00Vani smarriti soffi rauchi versi<a href="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/ShmSeQtcy9I/AAAAAAAAADY/5Odfs7weAng/s1600-h/l_eb94af24b0e4a271e879bdab9fc75cdd.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5339459881803762642" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 386px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/ShmSeQtcy9I/AAAAAAAAADY/5Odfs7weAng/s400/l_eb94af24b0e4a271e879bdab9fc75cdd.jpg" border="0" /></a> IL Porno , l'eroe<br /><br />notizie di strascischi<br />perdonami se ogni tanto ti pesterò i piedi,<br />grazie per la recluta squattrinata puntellata che mira ad oltranze non lontane yarde monitori deretani amabasciatori formicolano<br />senza una fine delle gesta.<br />Sbandati" la battuta<br />che m'è stata<br /><br />basta con questi urliii<br /><br />dov'è nostro figlio ?<br />notizie di nostro figlio<br />notizie di nostro figlio<br /><br />"non sei cambiato"<br /><br />ci sono quà io , prendi l'altro medicalo,<br />caga sulle scale<br />come stà il bambino<br />rita nostro figlio!<br /><br />non sei cambiato<br />non cercavo qualcuno con cui parlare<br />ma qualcuno a cui poter dire<br />non parlavo a nessuno da tan .<br /><br />glaziosa puttanaa scalza deficiente<br />si sballanzola il cesareo<br />per questo grande anfitrione senza una posa<br />ma come una malconfezionata spazzina<br />deambulante<br />mi ricuce le vergogne<br />mi riporta all'infanzia<br />mi custodisce<br /><br />le carte del morto.<br />A noi piangendo<br />se non è vanità, che cos'è Amore?<br />se non è amore<br />allora chi sarà?<br /><br />Pruriscono le fallaci overture falliche<br />sono senza una posta al gioco del mittente<br />ed inginocchiato davanti<br />a me stesso<br />nel sordo della veglia<br />domando<br />"ti basta una serva?"<br />rise ingoiando un sasso, perciò granuloso come ghiaia e e frantumando denti<br />e girando alcool<br />"ti basta una serva?"<br /><br />"una serva basta e avanza e se non c'è il garzone del fornaio e se anche il garzone del fornaio non durasse, c'è il fornaio in persona" Signor j<br />NON TI BASTA MAI , SE STASERA NON VADA IO AL TUO POSTO IN BARCA con la<br />e i maiali in santi<br />che mi ringraziano e vadano a letto<br />putrefatti<br />hanno paura di rincoglionire senza prestigio.<br />"era per stasera nevvero?"<br />non sono io , lui è di là,<br />non è più quà<br />in mobilità<br /><br />han fatto bene a venire<br />cosa ti fa male"<br /><br />spero tu possa morire vigliacco<br /><br />lui non è quì signora.<br />"ripassate domani signorotta"<br /><br />"STRONZO!"<br />e messosi a brandire se stesso<br />come di mascella d'asino<br />cambiamo i fiori<br />e dormi<br />almeno che non sia anche senza me<br />la camomilla,il prato.<br />L'ultima a cadere,<br />dormi<br />la testa è mia,<br />non la mia è quì nel reliquiario<br />e dove nulla va male come l'illusione<br />dormi senza andarsene<br />il morto<br />ma lui la pensa insieme<br />che non vivono insieme e<br />i papaveri<br />-basta il pensiero-<br />quei due a cavallo<br />lei aspetta il mazzetto di fiori<br />al collo<br />e color di fungo<br />il nostro amore<br />al riparo delle inesattezze dell'arte.<br />e in una via popolare di Tunisi<br />corroso dalle obiezioni occidentali<br />incurante del pubblico.<br /><br />E dove toccherà la sponda naturalmente<br />avviteranno diversi sonni<br />e sogni.<br /><br />Un palazzo non è ciò<br />che si crede<br />all'oblìo.Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-53016737669791802922009-03-29T09:51:00.000-07:002009-03-29T11:43:26.832-07:00Santuario di grevi laconiche mura- Un viaggiatore del tempo, disperso<a href="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/Sc_Am_Gu1wI/AAAAAAAAADQ/K7poCZsurjw/s1600-h/foto_fiori_singoli_061_papavero.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5318681460955076354" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/Sc_Am_Gu1wI/AAAAAAAAADQ/K7poCZsurjw/s400/foto_fiori_singoli_061_papavero.jpg" border="0" /></a><br /><div>Salve a nessuno.</div><br /><div>E' il terzo week end che la presenza mi trapassa, sono tre settimane che mi concede tramite la sua corrispondenza. </div><br /><div>E tra le feritoie intravedo cose di altri mondi, tra lo stage che diviene lavoro, tra l'invasione di pluriverso dell'universo della G, ho viaggiato e ora escavatore divengo verme ma non a fini distruttivi, ma d'immaturo campo. </div><br /><div>Mi denudo.</div><br /><div></div><br /><div>Con agape , mi appresto al rielaborare questo sabato e questo pezzo di domenica, ma non in quella merda detta prosa. o solitamente detta, nulla.</div><br /><div></div><br /><div> </div><div> </div><div>Dopo un primo momento/d'arresto/ di violenza carceraria</div><br /><div>arriva / e nel tugurio del letto </div><br /><div>la sua voce dalla cucina</div><br /><div>diletta\</div><br /><div></div><br /><div>Momenti di rincontro /di ricerca di favella/ed eccola apparir</div><br /><div>scolorar </div><br /><div>in una canzone</div><br /><div></div><br /><div>Cena/ ci si appresta ad uscir\ la pioggia batte le porte dell'umore</div><br /><div>la nostalgia è prosa </div><br /><div>di una rosa</div><br /><div>fragile e complessa </div><br /><div></div><br /><div>Finalmente le profondità/inziano a paralizzare e distanziare</div><br /><div>le lontananze </div><br /><div>con sottofondo d'autore</div><br /><div>imprigionati in casse stereolabili</div><br /><div></div><br /><div>E' il momento del debutto/ della resa al destino</div><br /><div>del passato averno/ che incontra la mitica / cera\ </div><br /><div>presentata</div><br /><div></div><br /><div>Dialettica/ e il profondo eccolo/ rifulgente</div><br /><div>si leva sui secoli </div><br /><div>delle corde del cuore</div><br /><div>e mentre le parole escono </div><br /><div>la consapevolezza è d'arte</div><br /><div>da parte </div><br /><div>raggomitolata</div><br /><div>nel Suo</div><br /><div>tempio/</div><br /><div></div><br /><div>Ritorno e viaggio \inaspettato / nel futuro del dopodomani</div><br /><div>un'occhiata</div><br /><div>e via nel cielo puntellato</div><br /><div>al tumulo</div><br /><div></div><br /><div>Differendo lo schermo diffusore/ parole saggie </div><br /><div>miste a sagre africane in distillato</div><br /><div>provengono da quattro</div><br /><div>auree, mura</div><br /><div></div><br /><div>Dopodichè il buio/ apparente</div><br /><div>copre d'un velo le presenze</div><br /><div>distanti \calorose/ la minima distanza</div><br /><div>il filo rosso è in tensione</div><br /><div></div><br /><div>Fino all'affogare del sonno demonio</div><br /><div>nell'ora dell'illegal ora</div><br /><div>pretese d'alzare l'umanoide</div><br /><div>corpo derelitto</div><br /><div></div><br /><div>Sbimestrata domenica</div><br /><div>con pioggia d'odor di colpa</div><br /><div>ci si appresta </div><br /><div>al restìo reale.</div><br /><div></div><br /><div>Ed un bacio di sfuggita</div><br /><div>smuove e raggomitola </div><br /><div>le intercapedini</div><br /><div>miste a confusione</div><br /><div></div><br /><div>M'apro e disfo </div><br /><div>me stesso</div><br /><div>ma v'amo, tutti, spettatori</div><br /><div>e con un virgulto</div><br /><div>di libertà</div><br /><div>donarvi l'energia</div><br /><div>tutta </div><br /><div>stipata nell'angolo, quì.</div><br /><div></div><br /><div>D'oltremodo</div><br /><div>vi odio ,pubblico, tutti</div><br /><div>quando il rifiuto</div><br /><div>o i pensieri non detti</div><br /><div>divengono rocce</div><br /><div></div><br /><div>L'invisibile arride </div><br /><div>adocchia le unzioni</div><br /><div>d'emozioni in gola</div><br /><div>persa nella lontananza</div><br /><div>nella ricerca del mantenere</div><br /><div>quando piega</div><br /><div></div><br /><div>All'infine , adoro.</div><br /><div>Adorami.</div><br /><div></div><br /><div>E il cadere nel violino </div><br /><div>non sarà più</div><br /><div>solitudine</div><br /><div></div><br /><div>pesante, invisibile</div><br /><div>certezza</div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-88231611290015783022009-03-08T09:53:00.000-07:002009-03-08T10:56:35.959-07:00Spiragliume sul capezzale dei prati<a href="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SbP40Fsy-9I/AAAAAAAAADI/4Of5J_DPcQw/s1600-h/3183438684_975141bcb4.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5310861959366900690" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 274px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SbP40Fsy-9I/AAAAAAAAADI/4Of5J_DPcQw/s400/3183438684_975141bcb4.jpg" border="0" /></a><br /><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div>Mi appaiono colori che risalgono al verde marino ..al colore vitreo del vetro di bottiglia, un collo liscio, speciali interferenze giganti che vibrano la corda dell'unità.</div><div>Ecco l'aprirsi. Come modificare le sorti immaginate , in periture e perigliose situazioni che fauno Tobia non dispetta di provocare ..con quella miccia lì ..in mano..</div><div>Sembra veramente complicata: lei.</div><div>Eppure la vedo cadere non veloce ma folle , d'una caduta ripida senza freni , nella voglia di rivederla, di magari assaporare l'attesa di iniziare un discorso e abbattersi a colpi di frantoio , verso il fondo del barile, vero quella sensazione di "voglio parlarti" voglio vederti quì, accanto. </div><div>Non a me. Ma solamente accanto, innaturale onnipresenza.</div><div> </div><div>FiNe dell'aRTe: </div><div> </div><div>- la terra che calpestata , trema ha assolute assonanze con i sospiri , che tendono al precipizio continuo ed intanto odori di estate e solitudine e appunto di quel mare di sabbia che coincide con le aspettative rubate di migliaia di persone.</div><div> </div><div>-un quadro appunto pseudo super novalistico in cui una giarrettiera appende ad una scimmia la propria barella e una faccia di putto imbiancato da innumerevoli ceroni cerulei , provocano un decadimento ma un decadimento romantico, per cui il cuore sobbalza di ansia di prestazione.</div><div> </div><div>-una montagnola, collinetta di rifiati senza sola ,piange un ingiustizia una rustica coperta di marmo che travasa sul vivo , nell'inconscio: l'umana tentazione; l'umanità. Un sospiro disperato che ricorda la consapevolezza in un alito di fumo verso il morire del tramonto.</div><div> </div><div>-Me lo disse lei, nella notte di quattro ore sfrontate, la Fine dell'arte.</div><div> in Continuazione.</div><div> </div><div> </div>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-73833583636471733422009-02-27T12:36:00.000-08:002009-02-27T13:05:12.649-08:00Distorto Anamozolu<a href="http://2.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SahVMplBLvI/AAAAAAAAADA/bv_O8V3edWM/s1600-h/nains02.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5307585836664041202" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 300px; CURSOR: hand; HEIGHT: 231px" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SahVMplBLvI/AAAAAAAAADA/bv_O8V3edWM/s400/nains02.jpg" border="0" /></a><br /><div>Rieccomi quà :</div><br /><div>dopo secoli che non poggiavo marmo ,rieccolo e subito si sdraia piccolo Pluriverso, che scendi le scale senza risparmiare alcun fiato perchè solamente un altra storia sull'Italia lo renderebbe furioso. Perchè d'odio , "ti posso passare la lastra" , " no penso sia il vento" .</div><br /><div></div><br /><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div> </div><div>Ma non penso al demanio o demonio pubblico che non destando , credente al potente che del nulla , di fottute regole si nutre e si copre il culo , ora non ne parlerò.</div><br /><div>Di storie di fanti e giullari che non essendo più loro ma trasfigurandosi in vari , moltitudini di figure idiosincrasiche s'appiattiscono e ridendo si infilano in un magazzino con una coperta sul viso.</div><br /><div>Ma danno comunque un segnale ,dal magazzino all'ufficio spedizioni e ordini, con pistole a radiofrequenza , dicono dove dovrebbe spirare la polvere e intanto il paesaggio da quella porta la Lòòòòòò " no no no" è Lààà là là là,sembra sempre innevato anche se fuori i raggi solari risplendono impegno ed amore e fiducia nel lavoro come contadini al lavoro.</div><br /><div>E si sporca il fratellino ,che comunque pian pianino panino costruisce piani , partendo dalle fondamenta delle scale retrigrade o ( andate?) il suo scritto quotidiano. </div><br /><div>La macchinina del dirigibilone è intatta nella scheggia mentale , proprio nella piega dell'emisfero destro e compita, seduce con lunghe cosce incalzate da spoglie chiome a righe la sua adorazione d'orzata ma non dorata. Mai dorata lei sarà, rilegge e rifugge il suo status di cenerentola che danza in sù la polvere , un pò grigia ma al sicuro, al frigo . Nelle sue nubi d'attenzione solitudinarie e spiaccicata.</div><br /><div>IL nostro culo quadrato lo hanno in visto in tanti lassù fra le piccole particelle della sedia maneggevole che non copriva distanze di pensiero, ma sola, condivideva con noi la noia dell'esistenza. </div><br /><div>In perituro aspetto d'ambra , mi squadrava sgocciolandosi sulla parete , su ogni centimetro del soffitto e mentre sprofondava verso l'incudine</div><br /><div>urlavo in silenzio - " ero più curioso di te"</div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-41297294217930607502009-02-10T06:16:00.000-08:002009-02-10T06:34:13.323-08:00Intervista a Fabrizio De Andrè<a href="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SZGOStb2NiI/AAAAAAAAAC4/N0gfmjVMAyM/s1600-h/1996%2520fda-anime_salve-front.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5301174688476968482" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 317px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SZGOStb2NiI/AAAAAAAAAC4/N0gfmjVMAyM/s320/1996%2520fda-anime_salve-front.jpg" border="0" /></a><br /><div><strong></strong></div><br /><div><strong></strong></div><br /><div><strong></strong></div><div><strong>Che cosa significa per te fare musica?<br /></strong></div><div>Fino a non molto tempo fa significava soprattutto divertirmi: era un modo per distrarsi, per occuparsi di qualche cosa. Che sia poi una necessità di comunicazione con gli altri, questo è tutto da vedere. Direi che soprattutto è una necessità di comunicazione con se stessi.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Già dalle tue prime canzoni ti sei occupato di problemi sociali. Perché?</strong><br /></div><div>Mi interessava raccontare storie di gente comune per capire di più il mondo in cui vivevo. Era una specie di autoanalisi. Poi ho trovato coinvolte in questo altre persone, prima quattro, poi quaranta, poi quattromila.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Come mai ti autoanalizzavi sui problemi sociali degli emarginati, delle puttane, o su problemi come quello dell’antimilitarismo (penso a “La guerra di Piero”)?<br /></strong></div><div>Come mai si diventa libertari? O hai frequentato un ambiente libertario, cosa che ho fatto fin dai diciotto anni, o altrimenti perché hai un impulso a pensare che il mondo debba essere giusto, che tutti debbano avere come minimo le stesse condizioni di opportunità per potersi esprimere ed evolvere. Mi ricordo del mio atteggiamento nei confronti della microsocietà in cui vivevo in campagna, quando avevo quattro anni. Ero sempre dai contadini, assimilavo molto più da loro che dai miei genitori, ero in mezzo alle bestie, volevo bene sia ai contadini sia alle bestie, ci stavo bene, li sentivo parte di me, più veri. Il discorso poi si è evoluto quando ho cominciato a chiacchierare con persone che erano dichiaratamente di fede anarchica.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Che influenza hanno avuto questi tuoi contatti?<br /></strong></div><div>Sicuramente decisiva per la mia formazione culturale, di tipo appunto libertario. In più mio padre mi portava incautamente i primi dischi di George Brassens perché lui aveva diversi contatti con la Francia. E Brassens era anche lui un libertario, le sue canzoni scavavano nel sociale. Brassens non è stato solo un maestro dal punto di vista didattico, per quello che può essere la tecnica per fare una canzone, è stato anche un maestro di pensiero e di vita. Mi ha insegnato per esempio a lasciare correre i ladri di mele, come diceva lui. Mi ha insegnato che in fin dei conti la ragionevolezza e la convivenza sociale autentica si trovano di più in quella parte umiliata ed emarginata della nostra società che non tra i potenti.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>E ci sono altri che tu riconosci come maestri oltre a Brassens?<br /></strong></div><div>Direi di no. Ci sono sporadiche e momentanee attenzioni per altri grandi autori, come Jacques Brel. Anche lui ha fatto molte canzoni sociali, basti pensare a “Les bourgeois”. Ma ho avuto interesse, più di tipo estetico che sociopolitico, anche per Bob Dylan e Leonard Cohen.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Rispetto alle tue prime canzoni, che cos’è cambiato nel De André del 1993. Vedi delle grosse differenze?<br /></strong></div><div>Dal punto di vista dei contenuti direi che non è cambiato assolutamente niente. Dal punto di vista formale sicuramente mi sono evoluto, perché ho frequentato nel frattempo dei musicisti di rilievo. Ho cominciato con Giampiero Reverberi, che era già un ottimo musicista, ho continuato con Nicola Piovani, che adesso sta facendo le migliori musiche per film che escono in Italia, e poi Mauro Pagani che non è un musicista da conservatorio, come gli altri due, però è un musicista molto creativo.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Che significato ha la tua collaborazione con Mauro Pagani?<br /></strong></div><div>Con Pagani ho dato vita al desiderio di ritornare a parlare in maniera etnica. Abbiamo usato una lingua in disuso, con strumenti che erano in disuso. Penso a “Creuza de mä” e a quei quattro pezzi di matrice etnica che si trovano in “Nuvole”. Cercando di non confondere la musica etnica con quella folkloristica, perché la musica folkloristica è quella che fa il popolo per divertire le classi sociali più elevate. La musica etnica invece è quella che fa il popolo per se stesso. Dal punto di vista musicale Mauro aveva questo bagaglio culturale, perché era un ricercatore. Invece io sono un ricercatore del linguaggio e in più il genovese lo so da bambino per cui mi è stato abbastanza facile.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Che cosa ti proponevi facendo “Creuza de mä“, che in fondo è stato uno dei tuoi più grossi successi?<br /></strong></div><div>Da un punto di vista delle vendite direi che è stato il più scarso, perché noi puntavamo alle cinquantamila copie per sopravvivere. In effetti ne sono state vendute fino a oggi più di trecentocinquantamila, ma è stato un allargarsi a macchia d’olio. Lì per li è stato un impatto terribile. Mi ricordo che l’agente della Ricordi in Liguria mi ha incontrato e mi ha detto: ma che cosa hai fatto? Quel disco non lo capiscono neanche i genovesi.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Se ricordo bene “Creuza de mä” è stato premiato come miglior disco degli anni Ottanta</strong>.<br /></div><div>È stato premiatissimo dalla critica. Ho avuto un diluvio di pacche sulle spalle. L’intendimento era inventare una musica etnica, con un linguaggio e strumenti sicuramente di matrice etnica. Solo questo. Non avevamo più voglia di seguire la traccia degli americani, del mondo anglofono e anche della loro musica. E quindi volevamo dare una svolta che in parte c’è stata. Perché dopo quel disco, molti hanno cominciato a suonare musica etnica con linguaggi locali, soprattutto nel sud.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Quindi è stata anche la riscoperta di un linguaggio autentico e autonomo rispetto a quella che è la globalizzazione della società?<br /></strong></div><div>Sì, è stata la voglia di sottrarsi alla dipendenza culturale di chi ha più fiato per suonare le trombe della pubblicità.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Nell’ultimo disco, “Nuvole”, del 1991, c’è una canzone particolarmente pessimista o disperante, “La domenica delle salme”. Perché l’avete scritta?<br /></strong></div><div>Volevamo esprimere il nostro disappunto nei confronti della democrazia che stava diventando sempre meno demo crazia. Democrazia reale non lo è mai stata, ma almeno si poteva sperare che resistesse come democrazia formale e invece si sta scoprendo che è un’oligarchia. Lo sapevamo tutti, però nessuno si peritava di dirlo. È una canzone disperata di persone che credevano di poter vivere almeno in una democrazia e si sono accorte che questa democrazia non esisteva più.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>È dunque un atto d’accusa.<br /></strong></div><div>Sicuramente, e lo è anche nei nostri confronti. C’è una tirata contro i cantautori che avevano una voce potente per il vaffanculo, e invece non l’hanno fatto a tempo debito. Io credo che in qualche maniera la canzone possa influire sulla coscienza sociale, almeno a livello epidermico. Noto che ci sono tante persone che vengono nel camerino alla fine di ogni spettacolo e che mi dicono: siamo cresciuti con le tue canzoni e abbiamo fatto crescere i nostri figli con le tue canzoni. E non so fino a che punto sia una cosa giusta. Credo che in qualche misura le canzoni possano orientare le persone a pensare in un determinato modo e a comportarsi di conseguenza. A me è successo con Brassens, non vedo perché agli altri non possa succedere.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Oggi, se tu dovessi dare una definizione di De André, che cosa diresti, a livello musicale, politico e sociale.<br /></strong></div><div>Ho degli ideali precisi, quelli libertari che ho sempre avuto, solo che direi che sto aspettando che si verifichi almeno il decentramento del potere, per poter gestire in piccolo questo potere fino a creare isole di libertarismo. Dare una definizione è difficile perché sono tante cose; sono anche un allevatore di bestiame, sono una persona innamorata degli alberi, dell’acqua pulita.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>In che misura il tuo essere libertario ha influito sul tuo fare musica?<br /></strong></div><div>Ma probabilmente per l’attenzione che ho avuto per il sociale. Mi sono reso conto delle grandi differenze che esistevano. Ho sempre tentato di giustificare e di scusare socialmente certe azioni che manifestamente erano magari delinquenziali per il fatto che le persone che le commettevano non avevano avuto quell’opportunità di poter essere uguali agli altri, soprattutto dal punto di vista economico, ma anche per l’impossibilità di studiare.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Sempre nelle “Nuvole” c’è una canzone in cui parli di un secondino. Dai voce al carceriere e c’è una nota di simpatia per lui.<br /></strong></div><div>Sicuramente sì, anche perché è un po’ analfabeta, infatti mi esprimo nella canzone in un napoletano maccheronico. Penso che anche lui sia una vittima delle circostanze politiche.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Una posizione un po’ diversa da quella espressa in un’altra canzone, del disco “Storia di un impiegato”, in cui dici: “Di respirare la stessa aria di un secondino non mi va”.<br /></strong></div><div>Con la differenza che in questo caso il secondino si rivolge a un boss della camorra, nell’altro caso era un militante dell’estrema sinistra che si rivolgeva a un secondino. Le posizioni sono completamente rovesciate. Là era il non potere che si rivolgeva al potere; in questo caso invece il potere vero appartiene al galeotto, il secondino non ne ha. È comunque divertente che il secondino sia in ogni caso un rappresentante dello stato. Ed è lo stato che si rivolge a un’organizzazione delinquenziale per ottenere dei favori. Questo è da sottolineare.<br />Però si tratta dell’ultimo gradino del potere statale.<br />Adesso viene fuori che lo si faceva anche ad alti livelli, non solo da parte di un povero secondino.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Quello che sta succedendo in Italia, incriminazione sia dei vertici della politica, sia dei vertici dell’industria, che cosa ti ispira? Farai una canzone su Tangentopoli?<br /></strong></div><div>Non credo proprio, anche perché non mi va di accoltellare i cadaveri. Non mi piace infierire.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Qual è la tua opinione su ciò che sta accadendo?<br /></strong></div><div>È un grande repulisti che ci fa soltanto bene. Il problema è di duplice natura: a forza di vedere la gente che entra ed esce dalla galera può accadere che non ci si faccia più caso, andare in galera diventerà probabilmente, nella memoria, collettiva, un fatto normale. In secondo luogo, il fatto di mettere in galera queste persone che hanno commesso crimini non è che ricostituisca una morale, è semplicemente un deterrente. Una morale la si ricostruisce in un centinaio di anni. Ormai c’è una nuova morale che si fonda su valori perversi: l’arricchimento immediato, il non guardare in faccia a nessuno pur di accumulare capitali.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Non sei molto ottimista per il futuro.<br /></strong></div><div>Non molto. Mi pare che adesso stiano semplicemente facendo ricerche su persone che hanno avuto a che fare con gli appalti pubblici, ma se dovessero andare a scavare, io credo che il 50-60 per cento degli italiani abbia commesso reati di questo tipo, cioè si è arricchita indebitamente. Le regole che pensavamo fossero alla base del vivere civile sono saltate, per ricostituirle ci vorrà probabilmente un periodo molto lungo. E con la nuova crisi economica rispunterà la povertà e attraverso la povertà forse si riscopriranno i valori della solidarietà.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Sarà possibile?<br /></strong></div><div>Probabilmente no, perché non arriveremo così in fondo da poter ricostituire il tessuto sociale su valori convincenti.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Però bisogna riconoscere che quello che ha fatto un giudice in un anno non è stato ottenuto con decenni di opposizione politica e questo ridà fiducia a un potere dello stato.<br /></strong></div><div>Il problema è che questo mutamento non è venuto da un largo movimento di massa ma da un potere dello stato. I giudici sono semplicemente delegati a usare questo potere deterrente che non ricostituisce la morale. Il giudice è un tecnico pagato dallo stato che applica il codice, fatto dai vertici dello stato, per comminare una pena. Il compito della sinistra dovrebbe essere quello di ricostruire una morale. (…)<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Tu non sei un musicista che pubblica a getto continuo. Hai in progetto qualcosa di nuovo?<br /></strong></div><div>In questo momento avrei un progetto per qualcosa di nuovo, però è talmente fumoso e disordinato che prima di parlarne bisogna che faccia ordine nella mia testa. E poi in questo momento sono impegnato in concerti che faccio con fatica, con un certo timore reverenziale nei confronti del pubblico, nel timore di sbagliare. E un’attività che mi stanca molto e non mi lascia il tempo per pensare tranquillamente.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Quindi è prevedibile che passerà ancora qualche anno.<br /></strong></div><div>Almeno due anni, direi. Perché non penserò subito a un disco nuovo: non sono un pollo da allevamento. Spero di riuscire a pensare ad altre cose che mi permettano di evolvermi in altre direzioni. Non mi va di pensare che la mia vita debba essere fatta semplicemente dallo scrivere canzoni e andare sul palcoscenico. Ho un’azienda agricola, amici, interessi diversi.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Delle tendenze musicali contemporanee, quale ti interessa di più?<br /></strong></div><div>Direi che in questo momento c’è ben poco. C’è per esempio il metal, io sono poco portato verso questa musica che si può cantare poco. Direi che sono più portato ad ascoltare giovani che stanno recuperando antiche tradizioni popolari, soprattutto in Puglia. Attraverso una musica che in certi casi è rap, quindi d’importazione, ma in altri casi ha radici nella cultura musicale. Alcuni giovani stanno raccontando storie di tutti i giorni nella loro lingua originale. Ce ne sono un po’ dappertutto e questa forse è la cosa più interessante. E bisogna tenere presente che una canzone per essere riuscita dovrebbe avere due possibilità di lettura. Quindi canzoni che lì per lì possono sembrare canzoni di evasione, di amore, scavando puoi trovare anche il sociale. Magari chi l’ha scritta, l’ha fatto inconsciamente.<br /></div><strong></strong><br /><div><strong>Puoi fare qualche esempio riferendoti a tue canzoni?<br /></strong></div><div>Per esempio la Canzone di Marinella. Non è nata per caso, semplicemente perché volevo raccontare una favola d’amore. È tutto il contrario. È la storia di una ragazza che a sedici anni ha perduto i genitori, una ragazza di campagna dalle parti di Asti. È stata cacciata dagli zii e si è messa a battere lungo le sponde del Tanaro e un giorno ha trovato uno che le ha portato via la borsetta dal braccio e l’ha buttata nel fiume e non potendo fare niente per restituirle la vita, ho cercato di cambiarle la morte. Così è nata la “Canzone di Marinella”, che se vogliamo ha anch’essa delle motivazioni sociali, nascostissime. Ho voluto completamente mistificare la sorte di Marinella. Non ha altra chiave di lettura se non quella di un amore disgraziato; se tu non racconti il retroscena è impossibile che uno pensi che all’origine c’era una gravissima problematica sociale. Certi fatti della realtà, soprattutto quand’ero giovane, mi davano un grande fastidio, allora cercavo di mutare la realtà.<br /></div><br /><div></div><br /><div>(Tratto da Volontà “Note di rivolta”, 1993)</div>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-67488419796055030452009-01-22T06:09:00.000-08:002009-01-22T06:27:05.388-08:00DE SOGNI: linfe sprizzanti spume. - la brezza-<a href="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SXiBuyIuShI/AAAAAAAAACI/1Rtz1t-VuEQ/s1600-h/CIMG0112.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5294124002706344466" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SXiBuyIuShI/AAAAAAAAACI/1Rtz1t-VuEQ/s320/CIMG0112.jpg" border="0" /></a><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><div>Che premura..ora quì sul petto, dopo i ricordati ricordi di immagini che nel momento del sonno, mi hanno colpito.</div><br /><div>Uno, l'idolo d'emozione ( " Sulla cattiva strada" ) e l'altra .... con un fetta di cioccolato per il mio compleanno. E lei che si rivoltava e riveriva sconnessa fra le lenzuola del suo letto, mi sentii respinto. O forse solo ora che la magia del sogno sembra svanire, comincio a respingermi da lei e da quel suo vicino,bacio.</div><br /><div></div><br /><div>E nella selva vagavamo , io e il mio cuore, imbarazzari di timidezza - sentimento che ancor più adesso abiuro, ha una forza invadente e perniciosa,sovente più egocentrica dell'arroganza. Dalle parole il silenzio s'era ben guardato. </div><br /><div>Eravamo accanto l'uno all'altro, il sanguigno e io,mesti privi chissà per ordine di quale grazia dittatrice, della consueta umana voglia di dire. Le sue vene mi accerchiavano il collo. La commozione mi mortificava la bocca. Con intimo peritoso orgoglio mi opposi al pianto. Ma non volevo reggergli, ammettiamo che non volevo. Piansi. Piansi ancora come un bambino.</div><br /><div>Sentii gli acidi salirmi alla gola. La mente ordinò di buttarmi a terra , di prostrarmi a lui davanti.</div><br /><div>Mi abbattei al suolo manifestando me stesso come mai prima , fugando ogni dubbio su ciò che il me racchiudeva al suo interno. </div><br /><div>Stramazzai come stando in piedi, urlai a bocca salda, mi dimenai in segreto, sbracando un piede volò.</div><br /><div></div><br /><div>Matto folle, folleggiavo.</div><br /><div></div><br /><div>Lui prese le mie lacrime. Le parti si unirono a diventare solo ammasso. La catasta divenne buia. Buia nel buio, e tutto l'impalpabile dintorno era fitto di indecenti bianche margherite, che avvampavano insolenti nel nero assoluto incombente.</div><br /><div></div><br /><div>Fui tenuto nel liquido con una dolcezza ineguagliabile che non cederò a descrivere. I suoi fluidi colavano nei miei, confluivano in un liquido comune, indotto dallo stesso morso. </div><br /><div></div><br /><div>Poter Parlare.</div><br /><div></div><br /><div>...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................</div><br /><div><em>A partire da essa ,dall'urlo di chi non si voleva vivo , tutto potrà essere detto.</em></div><br /><div><em>La scena è stata ripulita , e il delirio di esistere può spaziare nel vuoto che si merita: una tabula rasa da cui la fenice del senso, come dopo un teatrale capitombolo , non sembra volersi sollevare</em>.</div>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-2165178252390948592009-01-07T06:18:00.000-08:002009-01-08T04:13:06.642-08:00Trobadore. mistico e ardoreSi è risvegliato, così. Senza immagini , senza foto. Ma lo ha fatto. E da un periodo in cui ci si era quasi abituati alla sua assenza,ci si è ricreduti. In assenza si impara a sperare nelle briciole, in poco .. ed è come disintossicarsi.<br /><br /><br />Ma è ritornato.<br /><br />Apro la porta.<br /><br />Mi siedo.<br /><br />scrivo.<br /><br /><br /><br />anzi ; dormo.<br /><br /><br /><br /><br />Dopo giorni assolutissimamente vuoti di creazione, ma pieni di vuoto e di disagio per varie situazione.<br /><br />E' bastato dormire.<br /><br /><br />Chiudere gli occhi, anche con una certa noncuranza e il Cervello è partito.<br /><br /><br />Sedie,tronchi di vernice, cantine che pervadono mongolosità ma non la malattia ma il verde del moccolo (non il giallo del catarro) per un movimento, una danza da alienati febbricitanti.<br />Un preservativo usato, per terra tipo chewingum , giocato con Testa o Croce ed uscito il vincente avvolto da calde ,inesperte braccia e dal profumo di chi non sà ma ci prova genuinamente.<br />Un capitombolo giù dalle scale , un tacco che fuoriesce dal tallone uno sguardo che non ha più senso di esistere.<br /><br /><br /><br /><br /><br />"Rovine al buio, scompaiono<br />foto al sole bruciano<br />dondolando in un angolo<br />perduta è la fenice"<br /><br /><br /><br /><br /><br />"L'innocenza giudica<br />per una goccia espansa di arancia<br />la propria età"<br /><br /><br /><br /><br /><br />"Le tende antiche<br />ricoprono l'odore<br />marcio<br />fiorite<br />sfinite<br />nere.<br />Rovine nella notte scompaiono-<br />Il tormento è la festa degli umori"<br /><br /><br /><br /><br /><br />Dormendo in dormiveglia rem semi rem, doremi fa , le falangi pigiavano spinte questa volontà fortissima di comunicare all'Io e al Super Io , chi Io sia veramente.<br /><br /><br />L'Es ha dato l'impronta al mio cuore, una di quelle che difficilmente rimangono ed per questo che otterrà l'universo sputato fuori come arcobaleno saltimbanco e scorazzante.<br />Ugoleggia e favoleggia .<br /><br /><br />Ora come nei sogni sembra sfumare.<br />Perchè gli occhi di Leo di lato, non si possono feramare.<br /><br /><br /><br /><br /><br />Bentornato ....<br /><br /><br /><br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5288569168711467362" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 267px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SWTFo48hQWI/AAAAAAAAACA/dE4fphyF1OE/s400/L%27io%2520e%2520l%27es-sere%2520moderno.jpg" border="0" />Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-36470346007036733502009-01-02T01:42:00.000-08:002009-01-02T01:47:36.101-08:00VeNERDA vIAGGIO vIBALIS<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SV3iTmqZwJI/AAAAAAAAABw/yfZgmO2ciXc/s1600-h/leo2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 305px; height: 320px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SV3iTmqZwJI/AAAAAAAAABw/yfZgmO2ciXc/s320/leo2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5286630364026618002" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br />Morente alba su quelle spoglie<br />d'albero in fiore<br />Ecco la fotografia d'immane gioia<br />e scivola giù fra le radici<br />bagnate e losche di derelitti<br />giacciono distesi. Api COLOR oro<br />espiantano la vanità<br />dall'orgoglio che rincorrono dell'antico color<br />il perduto.<br /><br /><br />Stupide sere diroccate in gemmate di germi antichi<br />spirano la brezza dell'organolettico in fumo<br />sul dolce canto dell'albatro.<br /><br /> Gemente è crisalide tesoriera<br /> là che scorse merde blu<br /> ritrova antichi calori, amanti.<br /><br />Cristallo è il dilungarsi delle nuvole<br />purchè si trovi in loro una cera miccia<br />di cui l'urlo di sirene biancheggino<br />il cielo strafogante favolitiche<br /> adorate , merde.<br /><br /><br />ora sono vuoto.<br /><br /><br /><br /> ora sono niente.<br /><br /> grazie Nuovo.<br /><br /> . .Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-38156980136289540712008-12-13T08:47:00.000-08:002008-12-13T12:19:58.792-08:00I Nirvana contro la celebrità (23 gennaio 1992) Di Chris Mundy<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SUPnl7hLCKI/AAAAAAAAABg/UfcFalNIcjc/s1600-h/071116_114332_nirvanaREDFERNS_02.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 196px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/SUPnl7hLCKI/AAAAAAAAABg/UfcFalNIcjc/s320/071116_114332_nirvanaREDFERNS_02.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5279317827026356386" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><br />Il sangue si spande sul pavimento del camerino dei Nirvana. A peggiorare le cose , l'origine dell'emorragia- un fan con un buco in bocca al posto dell'incisivo- è sotto shock e si agita senza controllo.<br />Solo qualche minuto prima era uno della stravolta massa di 900 fans in quel di Ghent, Belgio, che assisteva entusiasticamente al carnaio. Dopo essersi tuffato sulla folla, il cantante ,chitarrista e istigatore dei Nirvana, Kurt Cobain, si era arrampicato nuovamente sul pubblico delle prime tre file. Il bassista Krist Novoselic si era esibito in uno spogliarello prima di scambiarsi di posto con il batterista Dave Grohl, che si era messo a suonare il basso disteso sulla schiena in mezzo al palco.<br />Cobain aveva quindi aggredito violentemente la batteria, brandendo la chitarra come fosse stata un'ascia e spaccando tutto l'armamentario come legna da ardere. L'obbiettivo successivo era stato un amplificatore Marshall che Cobain aveva ripetutamente preso a stilettate con il manico della chitarra prima di dare,insieme a Novoselic, il tocco finale agli strumenti, fracassandoli tra loro cinque volte; l'ultimo colpo aveva mandato in frantumi il basso spargendo pezzi di legno sulla folla e colpendo il citato fan dritto in faccia.<br /><br />A quel punto lo spettacolo era finito. I Nirvana non avevano fatto altro che ricreare il pericolo nel rock & roll. Denaro dal caos. Chi se ne frega dei Sex pistols..Oh beh comunque sia , chi se ne frega!<br />Dietro le quinte , Novoselic è inginocchiato accanto allo spettatore in preda alle convulsioni e cerca di consolarlo, mentre un'infermiere lo assicura su una a sedia a rotelle e lo porta via.<br />Il tour manager del gruppo si sgola dicendo che bisogna trovare una nuova strumentazione per il resto del tour. Grohl è tornata nella sala vuota, ha trovato davanti al palco il dente staccato, intatto, e stà pensando di trasformarlo in un gioiello. E Cobain vaga tra le macerie: "Ehi voi" continua a ripetere "Perchè siete così depressi?"<br /><br />Esplosioni di tutte le dimensioni hanno seguito i Nirvana e la più mostruosa è stata il clamore sull'ultima proposta del gruppo -Nevermind. Successivo al primo, sorprendente album con la SUB POP, BLEACH, il disco di debutto del trio con una major è , allo stesso tempo, la pubblicazione più intensa dell'anno e la storia di uno sbalorditivo successo. Un'inesorabile barriera di anatemi gruge pop tonanti di "vaffanculo", NEVERMIND ha già venduto più di un milione e mezzo di copie. Insieme all'ascesa immediata dall'underground di Seattle sono arrivati,tuttavia,anche l'attento esame della stama, lo stress e , ogni tanto, lievi detonazione come il concerto in Belgio.<br />"Quello è stato il momento più basso del tour" commenta Novoselic due giorni dopo ad Amsterdam. "Non è stato un atteggiamento da rockstar. Molto di quanto è accaduto è dipeso dall'alcol e da una strana tensione che c'era nell'aria. L'intero corso degli eventi non si poteva fermare. Eravamo sul treno e dovevamo andare ovunque essi ci portasse. Stiamo affrontando situazioni estreme quì, quindi le reazioni sono estreme"<br />I dischi estremi ,sostanzialmente , nascono anche da individui estremi e i Nirvana guardano il mondo attraverso gli occhi di Cobain, il cui punto di vista misantropico sembra ispirare il suo notevole dono naturale. Mnetre Grohl affronta le pressioni esterne con tranquillità e Novoselic intercala continuamente con uno strambo senso dell'umorismo, Cobain parla raramente con la gente che lo circonda; di solito si rinchiude in se stesso, gira le spalle alla folla o rimane a fissarla silenziosamente con l'intensità di un animale braccato. Scansati il NEW YORK TIMES e del LOS ANGELES TIMES, all'inizio aveva rifiutato anche di essere intervistato per questo articolo; poi aveva cambiato idea e tuttavia non si era fatto trovare per ben due volte, nascondendosi per esempio in una stanza dell'albergo chiusa a chiave.<br />"Dopo essere entrato nel gruppo, ho vissuto con Kurt per otto mesi" racconta Grohl, 22 anni "Quando sono arrivato,aveva appena rotto con una ragazza e stava veramente male. Stavamo seduti per otto ore di fila nel suo microscopico appartamento senza dire una parola. Questo accadde per settimane intere. Finalmente una notte, mentre stavamo tornando a casa con il furgone, Kurt disse: "Sai, non sono sempre così". E io: "Beneeee".<br /><br />Allevato dalla madre, Cobain,24 anni è cresciuto in un parcheggio per roulotte nella comunità razzista di taglialegna di Aberdeen, nello Stato di Washington, a circa cento chilometri da Seattle. Lì, come ha raccontato lui stesso, non ha mai avuto un amico durante l'adolescenza e ha sviluppato un forte odio per gli atteggiamenti esageratamente virili - armi e sbronze- che lo circondavano. Quando nel 1987 si unì a Novoselic,26 anni, facendosi prestare un impianto di amplificazione e un registratore a quattro piste dalla zia, la silenziosa sfiducia e la pura etica punk erano ormai fermamente radicate in lui.<br />"La persona più antiautoritaria del gruppo è Kurt" sostiene Novoselic. " La persona più antiautoritaria che conosca, è Kurt. E' quello che cammina verso la gente urlando -Perchè? perchè? perchè?-<br />Molte volte capisco la ragione che ci stà dietro, anche se non la condivido. Kurt è la persona che urla con quanto fiato ha in corpo"<br /><br />Una frustrazione focalizzata e una rabbia cieca attraversano NEVERMIND in modo forte e chiaro. In bilico tra uno stato di brillìo ipnotico e un aggressiva brutalità, le canzoni sono brevi flash di violenza e ritirata.. Il pop classico avvolto in un polverone amplificato e in elementi di pericolo. Se le chitarre potessero parlare, quelle di Cobain urlerebbero, melodicamente e irriverentemente: "Cos'hai da guardare?". E Grohl che come quinto batterista del gruppo gli ha finalmente dato la propulsione da sempre promessa - picchia sulla sua batteria come se gli dovesse dei soldi.<br />Grohl aveva suonato in precedenza con gli SCREAMS , gli eroi hardcore di WASHINGTON D.C. , e ha contribuito a consolidare la dinamica della formazione malgrado sia cresciuto lontano dall'ambiente di Seattle.<br />"Prima di fare l'audizione per il gruppo, avevo parlato con loro solo per telefono senza mai incontrarli" racconta Grohl, "Li avevo visti una volta dietro le quinte di un concerto dei Melvins e li avevo trovati abbastanza simpatici. C'era Krist , questo tipo grande e grosso che saltellava attorno e poi c'era Kurt rannicchiato in un angolo come se si stesse facendo. Stava seduto lì , con le gambe incrociate, senza guardare nessuno"<br /><br />Con Grohl al suo posto e deue anni di concerti tra Bleach e Nevermind, la sorprendente collezione di canzoni per il nuovo album comincia a prendere forma. L'intero disco trae profitto dalle promesse di Bleach e del fantastico singolo Sliver. Nevermind scorre attraverso il mondo di Cobain, dal sommesso e poi violento lamento di LITHIUM fino a Polly , la snervante rappresentazione acustica del tormento di un violentatore sulla sua vittima.<br />Nevermind ricorda una situazione del tipo "Me contro Voi"<br />piuttosto che "Noi contro Loro". "Ha contribuito molto lo scontento sociale e politico" commenta Novoselic, " Quando abbiamo iniziato a registrare questo dico, io avvertivo questa sensazione di -Noi contro Loro- . Tutta questa gente con il cervello lavato che sventolava la bandiera..Non potevo soffrirli. E, a un tratto, tutti hanno comprato il nostro disco e allora ho pensato - Non avete capito un cazzo- "<br /><br />Un altro equivoco sui Nirvana riguarda il fatto che il gruppo suoni, o almeno apprezzi, l'heavy metal - un mito perpetuato da una quantità di recensioni entusiastiche da parte delle riviste metal e da un'apparizione a "HEADBANGERS BALL" su Mtv, dove Cobain arrivò vestito da donna , dichiarando: "Mi sono vestito per il ballo"<br />"Il metal stà cercando un'indentità perchè si è ormai esaurito , quindi si aggrappa a noi" sostiene Novoselic ," Noi non siamo appassionati di metal. Manca completamente di intuito più profondo nelle cose". Grohl è d'accordo : "E' l'atteggiamente che lo emargina. Quando pensi all'heavy metal ,pensi ad allussioni sessiste e sataniche". Novoseli concorda: " Molti dei ragazzi che seguono l'heavy metal sono del tutto idioti" dice " Mi spiace, noi siamo Heavy , ma non siamo heavy metal".<br /><br />Le radici dei Nirvana posso essere facilmente rintracciate in un burrascoso matrimonio di punk e pop. Tutti e tre i componenti del gruppo sono concordi nell'ammettere un'adolescenza pop (il cd preferito durante gli spostamentei in pullman per tournè è GREATEST HITS degli Abba) e si affrettano a dire che i toni della loro musica posso essere rintracciati fino a Liverpool. "Quando si parla di pop, c'è una sola parola...la lettera B" dice Grohl "I Beatles. Potremmo suonare le loro fottue covers per il resto della nostra carriera" E Novoselic: " Loro lo hanno iniziato ,lo hanno suonato nel modo migliore, lo hanno concluso"<br />Ma sebbene Nevermind ammicchi alla melodia del passato del pop, è piuttosto improbabile che molti dei successi dei Top 40 contengano raffiche di riverberi o l'urlo di un cantante che pare un esorcismo contro un'intera vita di demoni. Ed è ancor meno probabile che un controllo delle classifiche riveli titoli come Territorial Pissing e Drain You o una canzone in cui Cobain urla :<br />"Sono uno stronzo pessimista e sono fuori di testa" (Negative Creep- Bleach) . Nella miscela e nel matrimonio delle loro influenze, i Nirvana appaiono come gli Sweer di fronte a Jeffrey Dahmer.<br />I caratteri dei due album- la musicalità viscida di Nevermind e l'immediatezza minacciosa di Bleach- derivano in parte dalle atmosfere diverse che hanno circondato il gruppo. "Bleach è stato registrato con circa 600 dollari per otto pezzi" racconta Novoselic, "Lo abbiamo registrato in tre giorni, tagliando qua e là. Viene fuori un senso di urgenza. Con Nevermind siamo stati fortunati a registrare in uno studio degli anni '70. E' stato come una macchina del tempo. Come un vecchio paio di pantaloni di velluto che cominciano ad essere logori. Uno studio dove avevano registrato gli Abba. Abbiamo esistato e ritardato all'inizio ,poi siamo entrati nella cosa in modo totale"<br />L'incredibile intensità della reazione del pubblico, comunque, ha gettato i Nirvana in un vortce . Il gruppo è stato sommerso da richieste di interviste e apparizioni promozionali e la vita del complesso si è trasformata in un lavoro di 24 ore su 24. Durante un 'esibizione a una radio ad Amsterdam, i responsabili della produzione richiesero alcuni brani di Nevermind. Senza dare alcuna risposta, il gruppo suonò una cover di Leadbelly e improvvisò al momento una nuova canzone. Cobain si interruppe all'inizio e disse: "Aspettate un minuto. Devo pensare ad alcune parole per questa"<br />L'aver distanziato nelle classifiche di Billboard gente come Guns & N'Roses, Mariah Carey, Micheal Bolton e Metallica sembra aver contribuito a gettare una pesante ombra di dubbio sull'immagine dei Nirvana come gruppo underground in opposizione al mainstream.<br /><br />"Volevamo essere bravi come i Sonic Youth" dice Novoselic. "Abbiamo un grande rispetto per loro e per quello che hanno fatto. Pensavamo di vendere qualche centinaio di copie al massimo e sarebbe già stato un successo. Invece siamo arrivati nei Top 10. Vorrei avere una macchina del tempo e tornare indietro a due mesi fa. Direi alla gente di lasciar perdere." Grohl gli fa eco sul fatto che i Sonic youth sono per loro un vero metro di integrità "Possiamo fare riferimento ai Sonic Youth perchè vengono dalla stessa scuola" dice Grohl "La gente ci chiede perchè non hanno venduto 500.00 dischi e la mia unica risposta è perchè la gente è fottutamente stupida."<br /><br />La buona e cattiva notizia per i Nirvana è,quindi che sono i primi nel giro dei gruppi indipendenti a fare un salto verso una major per arrivare al mainstream. In un momento critico della rinascita del rock,l'hard rock e il metal hanno guadagnato un interesse di massa , ma non intimidiscono più. I Nirvana lanciano messaggi intimidatori in gran numero: dalle immagini del video con Cobain aspro e stizzoso alla fotografia sfuocata contenuta nell'album, in cui mostra il dito quasi a invitare tutti coloreo che comprano il suo disco ad andare a farsi fottere. I Nirvana hanno raccolto consensi tra un pubblico al quale ,raramente si sono rivolti. Nello stesso tempo le canzoni sono abbastanza familiari da regalare un'impressione di sicurezza,comunque scomoda, che altri gruppi non riescono a dare. Si possono effettivamente canticchiare, queste dannate cose.<br />I Nirvana sperano che una volta entrati a far parte del mainstream avranno l'opportunità di modificare le cose dall'interno " La nostra giustificazione per tutta l'attenzione che stiamo ricevendo è che , forse, verranno notati molti altri gruppi underground" dice Novoselic" E' l'unica cosa che possiamo fare"<br /><br />La principale insoddisfazione dei membri del gruppo rispetto alla loro immagine pubblica è la descrizione che i mezzi di informazione danno di loro come monelli del rock che semplicemente riflettono il nichilismo contro cui protestano, passando sopra così ai loro sinceri sforzi per focalizzre l'attenzione su problemi come il sessismo e la repressione. "C'è un modo di dire - COSA SI PREGA A FARE SE L'UOMO NON SI PUò SALVARE?- " afferma Novoselic " Continuo a pensarci ma sostanzialmente siamo ottimisti. Noi non abbiamo nessun piano prestabilito. Possiamo urlare "Rivoluzione" e possiamo urlare "La classe media è fottuta, vieni giù e spacca tutto". E allora che c'è di strano? Non ci sono vincoli. Tutto quello che diciamo è "Sii consapevole. Ci sono molte informazioni fuori di quì. Usale."<br /><br />E ancora, questo è il gruppo che si è fatto buttare fuori dalla propria festa in occasione dell'uscita del disco. "Nessuno vuole stare sotto il controllo di qualcuno" dice Grohl , anticipando il rapido intervento di Novoselic "Per esempio , io ho questo pezzo di hashish e sono costretto a gettarlo via prima di lasciare Amsterdam. Non c'è niente di disonesto. Non faccio del male a nessuno. L'autorità e la mentalità dei poliziotti sono proprio stronzate. Io sono stato già arrestato. La polizia è venuta a casa mia. Molti poliziotti sono proprio degli idioti"<br /><br />Adesso,mentre Nevermind si stabiliscne nell'èlite dei top 10 del rock, il gruppo rimane un po abbagliato dai riflettori e divertito che le provocazione di smells like teen spirit nei confronti dell'apatia degli adolescentei sia stata interpretata come una chiamata alle armi del mondo giovanile.<br />"Non vedo l'ora di essere più vecchio" dice Novoselic "Pare che stia facendo tutto quanto contro la gioventù. Mi sono sposato. Stò perdendo i capelli. Ho sentito qualcuno dire che i Nirvana sono contro la vecchia generazione. Non è vero. Noi siamo contro la vecchia guardia"<br /><br />Sul Palco di Amsterdam, dimenticato il concerto in Belgio ,i Nirvana sono inesorabili: danno ogni tanto alla folla eccitata la possiblità di tirare il fiato prima di ricacciarglielo in gola. Novoselic saltella sul palco a piedi nudi, mentre Grohl picchia la sua batteria con la leggerezza di uno stivale contro l'inguine. Cobain , con la sua chitarra fuori uso, ne adorna un'altra con una adesivo su cui è scritto "IL VANDALISMO: BELLO COME LANCIARE UN SASSO IN FACCIA A UN POLIZIOTTO" . Intanto si lancia su un cameramen che sta cercando di fare delle riprese dal bordo del palco. L'unica deflagrazione è opera dei Nirvana stessi , che esplodono nel più violento set di rock, con Cobain che urla i versi finali di Territorial Pissing-la violenta dichiarazione del gruppo contro il sessismo- e poi il salto sulla batteria , nelle braccia di Grohl, per essere quindi portato fuori dal palco. Fine del concerto. Fine della storia. E' Stato detto abbastanza.<br /><br />"Qualsiasi buona recensione" secondo Grohl "dovrebbe dire: - Sono saliti sul palco, hanno suonato quindici canzoni e sono andati via. E' stato forte. La gente ha ballato. Sono andato a casa con il mal di testa. I Nirvana- Che altro c'è da dire? "Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-49597135824796055422008-12-08T11:47:00.000-08:002008-12-08T12:26:42.223-08:00Respiratoio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/ST17wmdHvVI/AAAAAAAAABY/VdvFEoUTppQ/s1600-h/Donnie-Darko.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 320px; height: 189px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/ST17wmdHvVI/AAAAAAAAABY/VdvFEoUTppQ/s320/Donnie-Darko.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5277510413234715986" border="0" /></a>Nessun fantasma<br />a d'alito di sonno<br /><br />se fosse pietra nera<br />irriderebbe per puro<br />contralto<br />il mio tumulo fauno-<br /><br />d'attesa-<br /><br />Tutto ciò<br />per cifra<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">(Anstrax)</span><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />In dedica alla madre.<br /><br /><br />(quello che posso . quello che è il mio stato vegetativo te lo dono.<br />in cerimonia .<br />con rulli di giungla<br />con un accorato impeto di abbraccio<br />rivolgo il viso fanciullo<br />al tuo<br />-<br /><br />Tutto ciò che ho sempre tentato di scovare tra le anse dell'universo è dentro me (ammessso che de fuori sia fatto il fuori che inesorabile circonda il mio me). Basterà solo scrutare e organizzare la mia persona per fare della mia vita il mio capolavoro.<br />Sono vittima dei miei desideri. Posseggo infinite occorrenze e seti, ma<br />non quella di piacere. Farò sempre e comunque al di là del bene e del male, e quand'anche fosse solo il male ,sarebbe tanto più quello il luogo del mio bene.<br />Non ho più voglia di inseguire la felicità , la profumata pace. Adorerò il puzzo delle ascelle bagnate, coltiverò i punti lancinanti del dolore , affonderò sempre più i piedi nella maleodorante materia. Amerò tanto.<br />Lo farò. Fosse solo per partito preso. Finchè potrò impormelo. E se mai l'assurdità mi coglierà, amerò ammazzando, forse massacrando,ma pur sempre di amore odierò gli altri.<br /><br />Munitemi di betulla, affinchè io possa darmi addosso, acciocchè spodesti disumanamente l'orrore del mio corpo.<br /><br />-Questo è il mio rovinoso problema: sò cos'è il piacere!<br /><br />Mi muterò in anatra o scale-Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-48651970212636962972008-12-01T12:25:00.000-08:002008-12-01T12:42:03.802-08:00A un fantasma<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/STRIV-T0DeI/AAAAAAAAABQ/4LjyZYoUYqs/s1600-h/agogno+la+gogna+01.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 213px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/STRIV-T0DeI/AAAAAAAAABQ/4LjyZYoUYqs/s320/agogno+la+gogna+01.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5274920605898247650" border="0" /></a>Dolce angelo,cara.<br /><br /> <br /> Non amo le lettere, l'ho sempre saputo, è una delle pochissime che scrivo. Ho trovato bella la tua ma direi in fine inutile. Sapevo tutto. So ciò che sono per te, cosa ti ho dato. Quello che capivo meno era il perchè mi respingevi, che invece non mi hai mai spiegato. Ma in effetti è così semplice! Mi respingevi perchè io ti respingevo.<br /> <br /> Del bene per te<br /><br />Scopro dal tuo biglietto di averti trasmesso idee che non ritengo le mie migliori: l'essere spontanei, dire ciò che si sente, essere puri, basi da cui partire e subito fuggire. Ciò che avrei voluto comunicarti con il mio vivere morire è l'assenza di noi stessi, il morto battito del tempo, l'illusione oscena del contatto- evadere dal concentramento dell'umano prima ancora di farvi ingresso.<br />Ma ora che della vita non mi importa oltre (e tanto più ne parlo quanto meno la vivo) non temo nemmeno il supplizio del mondo: che cominci,invece, e subito!<br /><br />Sento di spregiare tutti, di non amare l'amore. Non ho più nulla da dire ai più se non ,anacronisticamente ma con gemmata caparbietà, esprimere il nulla stesso.<br /><br />Mi hai scritto "il mondo in cui viviamo oggi": come puoi concepire una lettera per questa creatura e inserire una frase del genere-degenere. Se udita le volterei le spalle, ma scritta?<br /><br />Potevo insegnarti il valore dell'assedio, degli istanti che non sono. Potevo educarti a impazzire, ad amare l'oblìo, la nullafacenza, l'abbandono tra le braccia dell'ignoto e dello sporco, il lavorio dell'arte spasmodico e sfiancante come unico effimero stato di grazia, sola vera e sublime valentia del generare.<br /><br />Ma suppongo vivrai meglio convinta di esistere, persuasa di avere la possibilità di amare, la responsabilità e il bisogno di costruire.<br /><br /> Del bene per te<br /><br />Non darti pena di rispondermi, tutto ciò che non si è detto o scritto non necessita venire a conoscenza.<br /><br />Cercherò di sopravvivere all'uggia, al dolore che sempre cresce. E' osando il morire che provo un'emozione enorme,una immensa commmozione, un senso peccaminoso e lacerante dell'eterno. Un vivere in deliquio,dissoluto,un attimo estremo. Fine duratura, costante, imperitura.<br />Credimi,credigli a questo pluriverso: te ne voglio di bene (si dice così quando piangi e ti dedichi a qualcuno, e gli scrivi,come dolore si chiama quando urli e strepiti e chiedi di impazzire.)<br /><br /><br />POSCRITTO:<br /> la sola cosa seducente e maliosa della vita è che rischia la morte in ogni istante.<br />Ma è possibile che nessuno riesca a raccogliere i miei cocci?<br />Serve proprio che io continui a far suonar le tube a perdifiato?Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-980813570781893925.post-45744047810155572822008-11-28T09:55:00.000-08:002008-11-28T12:52:53.224-08:00Il bozzolo del buon senso. Reale irrealtà del cambiamento. Svanisci, attimo.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/STAxYCFrKoI/AAAAAAAAAA4/l9C6Wf1uUvo/s1600-h/logo+.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 258px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/STAxYCFrKoI/AAAAAAAAAA4/l9C6Wf1uUvo/s320/logo+.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5273769452598143618" border="0" /></a>Dove siete finiti?<br /> dove sono finiti quei giovani?<br />---<br /><br />Oggi ha nevicato e questo biancore che si veste di bimbo non ha altro che fare che bloccare e delucidare quel tram che passa quel bus quella sensazione che sospesa su un filo ad alta tensione bucia bruchi albini.<br /><br />Dov'è l'ambizione che sosteneva ad occhi aperti i miei sogni? fremendo di energia energica ..<br />i sogni?<br /><br />A cosa è arrivato il tempo, la vita.. per appiattire in una banale conversazione tutto quel fermento..è forse la crescita? " i vostri sogni non si innalzano ma deperiscono"<br />già.<br />Pure la furia sembra appiattita da questo nulla che si risolve in una pura apparenza oggettiva che a dispetto del soggetto ..comanda e vuole comandare.<br /><br />Dove sei finito Cuore?<br />gli amici , le corde di un amore, un anno e 2 mesi quattro concerti.<br />Gli alberi di jack daniels che sbrodolano empatia..sbrodolano battute ..sapendo che la frustrazione dei covi delle case..in quel momento era lontana. E la testa girava..e il sangue in gola scorreva.<br /><br />Brutta troia. Brutta specie di femmina (quell'ultima) filo/giapponese..esci tu dal bozzolo!! Piccola squadrista di piccole meretricio ni esceh efreofkmdslazcx peschenere.<br /><br />piccola tesora..sul colletto sbuca uno squarcio di coltello.<br />forse tutto questo è bambino?<br /><br />Eppure quella invece da un anno e 2 mesi..mi ha chiuso il portone in faccia. Mi chiuse. E "voleva bbbbene". e poi non parla più. E dopo un mese ..di queste fregne sbaldraccate del comprensorio ceramico di imprenditori impauriti...ma a cui piace inzupparlo e picchiare moralmente e fisicamente ogni picccola bubbola delle povere baldracche sul baldacchino.<br /><br /><br />Già ma nemmeno la rabbia. C'è e tutto si risolverà nel sempre "domani sarà lo stesso" e sono ancora quì.-<br /><br />ora più che mai.<br /><br />"Una piatta linea di confine" - InCrosticidio-<br /><br />ed è solo Venerdì sera del fantasmagorico 2008..a 21 anni.<br />Quante sere ricascheranno su queste righe? ..<br /><br />non ho più parol... ................m,vcsxò.cvxcvxcvlàòslmgkafòdhanàdlfnhaldna bmancxvnblnàk4awihtàar+èptusdfasd gfSDGASPD VJGàòlm,òl,òd,as-.ma,.-vmxc<br /><br />e.<br /><br /><br />niente più.<br /><br />un altro scarto , un altro salto di merda nella cancellazione per il proscenio e il buon gusto del sentirsi bene.<br /><br /> demone privato consacrato,nume d'universo, immagine archeropìta. Accoramento.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Ma non è assurdo che tocchi proprio a un morto tentare di resuscitare i vivi?<br /> <br /> <br /> <br /><br /> <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/STBZrtx7K9I/AAAAAAAAABA/plTAQJGd-Y8/s1600-h/05-02-06_2100.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 414px; height: 310px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_qkF5r1YIpss/STBZrtx7K9I/AAAAAAAAABA/plTAQJGd-Y8/s320/05-02-06_2100.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5273813771209092050" border="0" /></a>Leohttp://www.blogger.com/profile/04700108870760881836noreply@blogger.com0