muto incivile accondiscente permeabile

domenica 14 marzo 2010

Tuo


Hai presente il sole sui sassi nella piazza? la ghiaia nelle viuzze del parco, la copertina , il tirare il fiato per ore, scambiare energia e voli lontani nel tempo con i pensieri uno per mille, il tuo non venire sapendo che mi avresti rincorso se me ne fossi andato. E in questo sole avvizzito che spalanca le braccia alle finestre usurate in legno delle viuzze storiche , il mio cervello,matura, si muove, nel mentre le corse si fanno più vicina , le scale di corsa, i salti fra gli abbracci , le porte di quel trenino appositamente parcheggiato fra i kabuki, che rendeva tutto il pomeriggio speciale, immobile , senza fine.
Mi saltavi in braccio ,perchè dicevi che l'acqua ti ricordava il battesimo e sono tutti morti.
e per mezz'ora prima che girassi pagina,che girasse il sole sulle cape in crepe l'odore che si portava dietro questa poesia veninva rifrante nelle interviste stampate il giorno prima per avere (rigorosamente nell'angolo sinistro della coperta ) lo spazio ascolto e lettura.
E poi l'alzarci sapendo che qualcosa sfugge ,come se perforza sia sempre e solo qualcosa che si scorda, mai qualcuno.
Anche se il fango , in mezzo a quelle porte , saliva, lo sguardo scendeva ma mai dentro e scontato ma fisso (peggio e sacrosanto ((ancor peggio)).
Respiro.
il viaggio che porta da quì a là.
in poco tempo, in poco spazio, ma senza fine.
stesi i panni, ritorno a letto.

ascoltami bene,almeno una volta.

Se sei amata è perchè ami, se ami è perchè
riempi ,empi vuoti crateri , con tanta grande leggerezza.
semplice.

Maliosamente
Tuo.

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