Nessun fantasma
a d'alito di sonno
se fosse pietra nera
irriderebbe per puro
contralto
il mio tumulo fauno-
d'attesa-
Tutto ciò
per cifra
(Anstrax)
In dedica alla madre.
(quello che posso . quello che è il mio stato vegetativo te lo dono.
in cerimonia .
con rulli di giungla
con un accorato impeto di abbraccio
rivolgo il viso fanciullo
al tuo
-
Tutto ciò che ho sempre tentato di scovare tra le anse dell'universo è dentro me (ammessso che de fuori sia fatto il fuori che inesorabile circonda il mio me). Basterà solo scrutare e organizzare la mia persona per fare della mia vita il mio capolavoro.
Sono vittima dei miei desideri. Posseggo infinite occorrenze e seti, ma
non quella di piacere. Farò sempre e comunque al di là del bene e del male, e quand'anche fosse solo il male ,sarebbe tanto più quello il luogo del mio bene.
Non ho più voglia di inseguire la felicità , la profumata pace. Adorerò il puzzo delle ascelle bagnate, coltiverò i punti lancinanti del dolore , affonderò sempre più i piedi nella maleodorante materia. Amerò tanto.
Lo farò. Fosse solo per partito preso. Finchè potrò impormelo. E se mai l'assurdità mi coglierà, amerò ammazzando, forse massacrando,ma pur sempre di amore odierò gli altri.
Munitemi di betulla, affinchè io possa darmi addosso, acciocchè spodesti disumanamente l'orrore del mio corpo.
-Questo è il mio rovinoso problema: sò cos'è il piacere!
Mi muterò in anatra o scale-
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